PERSONAGGI EMIGRATI: PUCCINI GIUSEPPE E PUCCINI PELLEGRINO

 

Personaggi emigrati

Puccini Giuseppe e Puccini Pellegrino



                                                   PUCCINI GIUSEPPE


Figlio primogenito di Settimo e Rosa Zaroni nacque a Ghivizzano nel 1907 e a 16 anni, nel 1923 partì per la Colombia richiamato dal secondo cugino Puccini Vincenzo.

Lavorò nel settore alimentare sotto la dipendenza di Vincenzo Puccini e dopo qualche tempo si mise in proprio associandosi con un amico italiano conosciuto in Colombia.

Seppero organizzare a Barranquilla un grande negozio con grande successo, ma il Puccini contento dell’affermazione raggiunta e forse per la nostalgia del paese natale e della madre, d’accordo con il socio, liquidarono tutto.

Al ritorno in Italia viveva un po' a Ghivizzano, dove fece ristrutturare la casa in via delle Molina, e un po' a Lucca (Sant’Anna)

Ridette vigore alla filarmonica “Pacini” che lo volle come presidente e sempre pronto per qualunque necessità della parrocchiale del pubblico bene partecipò alle elezioni comunali e venne eletto consigliere comunale per Ghivizzano.

Quando poteva ancora esercitare la sua generosità un male incurabile nel 1947, all’età di 60 anni, troncò la sua esistenza.


Puccini Giuseppe era nato 20-12-1907 e morto 2-3-1968


Puccini Giuseppe


Puccini Giuseppe sulla sinistra con don Meschi e il maestro Benigno Martinelli

Puccini Giuseppe al centro con i componenti della banda musicale




                                                      PELLEGRINO PUCCINI


Figlio di Alessandro Puccini e Giuditta Lucchesi, sorella dell’esploratore Adamo Lucchesi della Pieve di Monti di Villa, emigrò in Colombia nel 1910 nella ditta “Pacini & Puccini”.

Divenne cognato dei Pacini sposando la loro sorella Ersilia.

Per le sue iniziative commerciale fu uomo di prim’ordine nella ditta e si distinse per le sue iniziative in seno alla comunità italiana in Barranquilla. Per vari anni ricoprì la carica di regio console italiano e tale risultava nell’anno 1921 quando il 26 agosto fece atto di donazione del terreno per la costruzione del monumento ai caduti della guerra 1915-18, divenuta in seguito “Piazza IV Novembre”, a mezzo procura affidata al cognato cav. Pacini Luigi.

Non fece ritorno in Italia.

Nella foto, qui sotto, la targa ricordo della donazione del terreno nell’edificio oggi della farmacia Toti.

La targa porta la data del 1928 che è la data dell’istallazione e non della donazione del terreno che è del 1921.


Lapide sul muro dell'ex stabile Circolo Unione e Progresso a  ricordo della donazione del terreno per la piazza.




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