LUNEDI' DI PASQUA GIORNO DEL PELLEGRINO
LUNEDI’ DI PASQUA
GIORNO DEL PELLEGRINO
Il giorno dopo Pasqua, conosciuto in tutta Italia come “Pasquetta” per noi lucchesi è il “giorno del pellegrino”.
Si chiama così perché, ai tempi delle Crociale, il quel giorno, i pellegrini in partenza per la Terra Santa, si riunivano sotto la loggia del duomo di San Martino a Lucca.
Nel nostro paese il giorno del “Pellegrino” si radunavano tantissime famiglie con i ragazzi in testa e era di obbligo andare alla “piana di Cagliaccio”, vicino al cimitero per la tradizionale merendella trascorsa all’aria aperta e in allegria.
Oltre al pallone e vari giochi di gruppo si potano fare due salti.
I più ferrati nelle gambe, si spingevano attraverso il sentiero nei boschi lungo il Segone per arrivare alla “Buca delle Fate”, la più importante meraviglia naturale dei nostri luoghi. Appena arrivati destava ammirazione per lo scenario dove tra le grotte e una cupola di verde, sgorgava l’acqua limpidissima e fresca del torrente Segone.
A pochi passi è lì vicina la “Buca delle Fate”: la buia caverna dovuta all’erosione delle acque nel corso dei secoli, dove si accedeva con prudenza, dove armati di una piccola candela accesa, si percorreva almeno un breve tratto nell’antro per ammirare le stalattiti e le stalagmiti.
Ora nella “piana di Cagliaccio “ c’è la zona industriale del paese.
Merendella alla piana di Cagliaccio anni 40 Zona industriale ex piana di Cagliaccio
Da un articolo del Aprile 1971
Una volta, la gente passava la festa della merendella, il lunedì di Pasqua, in allegria vicino a casa, sui poggi, nella spiaggia del fiume e nella piana di Camparlese, ed era una festa campestre con giochi alla fune, girotondo, mosca cieca e altri.
Vi partecipavano intere famiglie con borse piene di buona roba da mangiare e vino da trincare.
Adesso, al passo coi tempi, occorre passare la giornata visitando altri luoghi e oltre lo svago visitare località e panorami come turisti.
Da un articolo del 2008
Causa giornata piovosa per il lunedì di Pasqua del 2008 il G.R.P. ha organizzato la tradizionale “merendella” dentro i locali del Centro Parrocchiale. Si ricorda l’arrivo, verso le 19, di un “pellegrino speciale” con occhiali da sole, stivali e cartina alla mano che si era perso con una mela in mano cercava ristoro….e chi era? ...ma certo...Agostino!!!
(naturalmente si trattava di Agostino Lucchesi)
A giorni nostri questa tradizionale “merendella” ha perso l’aspetto sociale dello stare insieme all’aria aperta limitandosi a gite familiari.
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Quattro vecchie foto momenti della merendella |
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