COSTRUZIONE DELLA CAPPELLA VOTIVA ALLA MADONNA ADDOLORATA

 

COSTRUZIONE DELLA CAPPELLA VOTIVA

ALLA MADONNA ADDOLORATA

IN RINGRAZIAMENTO PER LA PROTEZIONE DEI SOLDATI

GUERRA 1915-1918


LA CAPPELLA DELLA MADONNA ADDOLORATA


Terminata la grande guerra e avvenute la pace 1915-1918, il popolo di Ghivizzano, oltre ad innalzare un monumento nella piazza IV Novembre ed il Parco della Rimembranza sul sagrato della Chiesa parrocchiale volle ancora con pensiero gentilmente cristiano, costruire una cappella votiva dedicando alla Vergine Addolorata, dal lato di levante della Chiesa parrocchiale, e in comunicazione colla medesima. Tale cappelIa, per unanime volontà di popolo, sorta in brevissimo tempo, fu dotata di un altare di marmo e di una graziosa balaustra, con colonnini color pesco, costruiti dal Ditta Fratelli Menchini di Querceta. A ricordo del fatto, scolpite sulla facciata, interna della stessa, questa iscrizione: “ Questa cappella che pietà e riconoscenza di popolo vollero sacra alla Vergine Addolorata sia ancora un ricordo a perenne suffragio dei valorosi soldati caduti nella grande guerra 1915-1918.

Nei primi tempi la Vergine addolorata era raffigurata in un piccolo pupazzo vestito di nero con un volto di grande espressione ed un ricco manto sulle spalle, poi sostituita da una bella statua lignea opera dello scultore Pucci.



Statua lignea Madonna Addolorata

 


Documento in archivio costruzione cappella

Sotto riportato testo documento

La costruzione avvenne nel 1925 nei mesi di marzo-giugno per opera del parroco coadiuvato da alcune pie persone ed il lavoro fu affidato alla ditta locale Ferrari Francesco di Antonio.

La spesa totale fu di lire 11.352,35 ricoperta con lire 11.234,80 di entrata nella maggior parte avanzi della chiesa.

L’altare in marmo con la piccola balaustrata , lavoro della Ditta Guido Menchini e Fratello di Querceta (Lucca), importò la spesa di Lire 16.421,85 e la balaustrata di lire 3.000, donata dai coniugi Pacini Luigi ed Edvige.

Fu decorata nel 1928 dal pittore Vincenzo Coccia di Roma nel tempo che fece il lavoro di pittura alla chiesa.

Sopra l’arco della cappella fu posta questa iscrizione:


Questa Cappella

che pietà e riconoscenza di popolo

vollero sacra alla Vergine Addolorata

sia ancora un ricordo a perenne

suffragio dei valorosi soldati

caduti nella Grande guerra

1915-1918


( I morti di Ghivizzano, come risulta da un documento di don Amedeo Tofani furono 7 )





Balaustra della cappella



Notizie dei prodi caduti nella 1^ guerra mondiale

appartenenti al paese di Ghivizzano


GIACOMELLI ANGELO di Michele della classe 1893

del 229 Reggimento Fanteria 1^ Sezione Torpedine


LUCCHESI CRISOSTOMO del fu Giovanni della classe 1887

91^ Fanteria 5^ Compagnia


RAFFAELLI LORENZO di Jacopo della classe 1891

22^Reggimento Fanteria 1^ compagnia


Caporale PUCCINI AMOS di Jacopo della classe 1895

161^ Reggimento Fanteria 9^n Compagnia


DINI PIETRO del fu Agostino della classe 1893

3^ Reggimento Artiglieria 25^ Batteria


Caporal Maggiore FERRARI RAFFAELLO DI Eugenio della classe 1893

27^ Reggimento Fanteria 1^ Compagnia

Nato a Ghivizzano il 29 novembre 1893 – madre Benedetti Cleopatra


FERRARI MODESTO del fu Angelo della classe 1897

2216^Compagnia Mitraglieri


Le mamme dei soldati partiti per la guerra del 1915-1918 misero sotto la protezione materna della Madonna Addolorata i loro figli facendo dono di un piccolo “breve” (quadretto con un cuore) che erano posti ai muri laterali della cappellina, pregando la Madonna di farli tornare a casa sani e salvi.











Vecchia cartolina immagine di Maria SS. Addolorata




La Cappella fu poi decorata e abbellita con le pitture del soffitto fatte dal pittore Vincenzo Coccia di Roma nel 1928, dono della signora Edvige Verzani in Pacini in memoria del marito.










Particolare statua lignea



sonetto celebrazione 15 luglio 1945

Sonetto emesso in occasione della festa del 15 luglio 1945

Agli amati suoi compaesani:

Marchi Vittorio, Maestrello Vittorio, Mei Alberto, Medici Urbano, Natucci Miledo, Pellegrini Ugo, Puccini Enzo, Puccini Giulio, Pardini Vasco, Parducci Nilo, Parducci Nibi, Petrini Renzo, Parducci Aldo, Pieri Lorenzo, Puccini Mario, Ori Gino, Rigali Pietro, Rigali Oreste, Salvatesi Ledo, Sasso Giovanni


Sonetto


Langue trafitta da crudeli spade

la Genitrice Diva in bruno ammanto,

dalle cui smorte luci in largo cade

forte d’amaro inesorabil pianto.


La piena degli affanni il cuor gl’invade,

e fra le angustie non ritrova intanto

chi la Conforti: in mezzo a rie masnade

immobil resta della croce accanto.


Ahi duro strazio riguardar moriente

il Divin Figlio sopra il duro legno

senza poterlo sovvenir di niente!


Ma la pena per Lei maggiore e forte

e’ il preveder, che del suo caro pegno

invan per tanti riuscirà la morte.


Comitato: Cav. Amedeo Tofani priore presidente

Frediani Placido cassiere

Festaiole: Puccini Ersilia, Arrighi Adelaide, Togneri Fortunata,

Lucchesi Amabile, Quilici Caterina, Berni Laudomia,

Pellegrini Lido, Puccini Rosa, Giannini Lucia, Pieroni

Isabella, Pieri Amalia, Lucchesi Adele, Giannini Lucia,

Franceschini Imelie, Bacci Angelina, Puccini Fosca

Berti Caterina, Francesconi Carolina, Sasso Letizia.







Croce  via Crucis nella Cappella

Statua di San Giuseppe nella Cappella

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