STORIA DELLE COMPAGNIE SECONDA PARTE " COMPAGNIA DELLA SS. VERGINE DELLA NEVE

 

                                  STORIA DELLE COMPAGNIE A GHIVIZZANO

                                                         (Seconda parte)

                                Compagnia della SS.Vergine della Neve


Libbro maestro della compagnia del 1756




Immagine della Madonna della Neve





Dalla visita pastorale del 10 luglio 1950


Si ignora la data di erezione canonica; ha sede proprio nell’Oratorio detto “Madonna della Neve”; fu costruito nel 1515 dietro licenza di Giovanni Maria del Piano di Modena, vicario di Francesco Sforza vescovo di Lucca (Orsucci, Vescovi di Lucca,  nell’archivio di Stato G.B.N. 18)

La divisa della Compagnia era abito bianco con mantellina celeste e i confratelli erano 70.

Al 10 luglio 1950 era Camerlingo della Compagnia Frediani Placido, Priore Agolini Dionisio e Sottopriore Frediani Vincenzo

Si ricorda che la Compagnia della Neve era ricchissima di censi oggi non ha nulla.


Dal libro “Alla scoperta dei luoghi di preghiera e di culto nel Comune di Coreglia Antelminelli” di Luciano Valenti Radici


A quanto ci racconta il Baroni, l’Oratoria pubblico della B.V.M. della Neve fuori dal Castello di Ghivizzano ha il suo altare ornato e provveduto di tutti i requisiti necessari per la celebrazione della Santa Messa, vi si venera una devota immagine della B.V.M.

Così eretta la Compagnia sotto l’istesso la quale veste cappa bianca ed ha le sue costituzioni confermate da Mons. Giuseppe Arnolfini Vicario Generale 10 maggio 1700, a 5 aprile 1701con altri decreti approvati 11 maggio 1703.

L’entrate della Campagnia si impiegano nella soddisfazione dei seguenti obblighi: Messe 2 per Domenico d’Agostino Pierotti , messe 4 per Giovanni Stagi a suo istrumento rogato dal Rev. Cesare Manfredi Rettore 8 giugno 1661. Messe 5 per Caterina e Lucia di Pietro Frediani all’altare del Rosario nella parrocchia per istrumento del sopraddetto notaro20 marzo 1670. Messe 4 per Rev. Vincenzo Tomei, una messa ogni sabato per Bartolomeo Pierotti per suo codicillo rogato da Ser Domenico Paladini 11 giugno 1691. Messe 4 nell’anniversario dopo la festa del Santo titolare secondo l’istrumento del Rev: Bartolomeo Pierotti a suo codicillo come sopra. A Messe 30 per il Rev. Eustachio Stagi per suo testamento rogato da Ser Paolo Sergiusti 11 maggio 1679. Di Messe 2 con una cantata alla Concezione della B.V.M. per il Rev. Jacopo Puccini per istrumento di Ser Cesare Colli 7 dicembre 1684; di Messe 10 per il Re. Giuseppe Tomei per suo testamento rogato da Ser Giuseppe Frediani 8 giugno 1727 di far celebrare messe 5 nella morte di ciascun confrate: e fa la festa del suo titolo con messe piane e cantate, all’anniversario con messe per il valore di lire 7,10 per i confrati defunti e di più ogni anno una fanciulla figlia di confrate la quale deve conseguire al tempo della sua maritazione lire 10 per legato del Rev.do Bartolomeo per un codicillo rogato da Ser Domenico Paladini, fa la sua ritornata ogni terza domenica con la messa del signor Rettore di Ghivizzano dalla quale conseguisce lire 12. I maggiori Offiziali rendano ogni anno conto della loro Amministrazione al Sig. Rettore; e la sopraddetta Compagnia mantiene di tutto il bisognevole questo Oratorio.


Notizie sulla Compagnia della Madonna della Neve

...Alla chiesa dell’Oratorio fu eretta la “Compagnia della Madonna della Neve” con cappa bianca e mantellina azzurra per gli iscritti che recano in processione un vessillo, in legno dorato, in una parte del quale è dipinta l’immagine della S.Vergine col bambino Gesù e nell’altra il Crocifisso e i Santi Pietro e Paolo. Questa compagnia aveva il suo statuto approvato dal vescovo di Lucca, Card. Franciotti, il 15 ott. 1638.

La Compagnia aveva una rendita di quattro staia(20 kg.) e mezzo più venti libbre di grano e l’impegno di mantenere la chiesa, celebrarvi la festa il 5 agosto e, per un certo tempo, vi si celebrava la messa la terza domenica del mese con ritornata(processione); si distribuiva il pane azzimo il venerdì santo, mentre il giovedì si distribuiva la “pasimata”(pasta di farina di grano con zafferano ed anici) a carico dei confratelli che contribuivano ciascuno con la tassa di due libbre di grano. Tra i riti c’era il legato d’estrarre a sorte, ogni anno per la festa del 5 agosto, il nome di una fanciulla tra tutti quelli imbussolati delle figlie dei confratelli della compagnia. La vincitrice riceveva un premio di scudi10 (uno scudo=lire7 e ½) come dote sia per sposare , sia per entrare in convento.

Gli avanzi dei bilanci annuali dei sindacati della Compagnia servivano per restaurare e ingrandire la chiesa si ha riscontri nella visita pastorale del 5 aprile 1701 del vicario mons. Arnolfini del card. Orazio Spada.

..alla data dl 12 maggio 1889 la Compagnia si unificò con quella del SS. Sacramento dato che entrambi prestavano gli stessi servizi, pagavano la stessa quota e scarseggiavamo gli iscritti.

A tale proposito l’economo spirituale sac. Pietro Gagliani fece stampare un fascicoletto (che pubblichiamo integralmente) con il nuovo “Statuto” che comprendeva 15 capitoli.


Libretto con le regole unificate dello:

Statuti da osservarsi

dalla Compagnia del SS. Sacramento

e da quella della Madonna

sotto il titolo della Neve

canonicamente erette


nella Parrocchia di Ghivizzano

e novellamente riunite insieme

questo giorno \12 maggio 1889

dal Sac. P. Gagliani Ec.mo Spirituale


Lucca

Tipografia Arciv. S. Paolino



A firma:

Nos Peregrinus Giusti

Ecclesiae Metrop. Archidiacunus

et Ill.mi Ac R.mi DD Nicolai Ghilardi

Archiep.i et Comitis

Vicarius Generalis


Datum Lucae ex Vicariatu G.li

hac die 16 Maii 1890

Archid. P. Giusti Vic. G.lis





















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