LA CORRENTE ELETTRICA A GHIVIZZANO

 

                                            LA CORRENTE ELETTRICA

                                                                    a

                                                         GHVIZZANO


Nella Media Valle il primo impianto, realizzato con l’utilizzo della caduta dell’acqua, venne realizzato nel torrente Ania agli inizi del 900.

Per Ghivizzano il 26 febbraio 1912 fu stipulato un contratto con la società elettrica “Ligure-toscana” con centrale nella valle della Lima.

Nel contratto per la pubblica illuminazione si diceva inoltre che nel caso di interruzione per guasti della fornitura elettrica si doveva supplire riattivando la preesistente illuminazione con fanali a petrolio.

Nel 1938 la S.E.L.T. si fuse con la “Valdarno” di Firenze con un grosso programma di impianti e la costruzione della centrale di Piano della Rocca.


Ingresso della Centrale a Piano della Rocca

Poi il passaggio del fronte della seconda guerra mondiale con i bombardamenti aerei e le distruzioni dei guastatori dell’esercito tedesco in ritirata imposero una marcia indietro che dopo la guerra

fatte le dovute riparazioni si costruì la centrale della Turrite di Castelnuovo alimentata dalle acque raccolte nel bacino di Vagli e di Isola Santa. Inoltre con le acque recuperate a Borgo a Mozzano dallo scarico di Piano della Rocca fu alimentata la nuova centrale di Vinchiana.

Si arriva al 1962 quando l’energia elettrica viene nazionalizzata creando ENEL che rileva tutte le imprese elettriche strapagando le centrali e reti di trasmissione. Fino a quel momento l’energia elettrica era stata prodotta e gestita da piccole aziende sparse sul territorio. Nel 1992 Enel diventa una società per azioni.

Nel 1999 l’energia elettrica viene liberalizzata a Enel però rimane il monopolio sulla distribuzione, che rafforzerà inventando il contatore intelligente.

Ad oggi molte sono le compagnie che in un mercato libero gestiscono la distribuzione dell’energia elettrica sia ad uso familiare che verso le ditte e le fabbriche del paese.

Anche le lampade hanno subito vari miglioramenti ed oggi quelle con il miglior risparmio sono quelle a led.


LUCI A GHIVIZZANO CASTELLO


Da un articolo del febbraio 1955

Si ricorda che di recente il Castello di Ghivizzano è stato dotato di nuove lampade elettriche, grazie all’interessamento del sindaco di Coreglia Alessandri Romano ,

Luci che costellano piacevolmente il villaggio da ogni lato, ieri quasi del tutto al buio.

Vedere a notte il cielo, dalla Torre illuminata di Castruccio, che sovrasta il pendio e la valle, è una cosa meravigliosa!

Nel tempo si è provveduto progressivamente a illuminare tutte le strade del paese ed oggi si può ammirare la Torre e la Chiesa di San Pietro e Paolo e il campanile illuminati con un bell’effetto scenico.

Questa operazione è stata opera del Gruppo Ricreativo Parrocchiale effettuata dai volontari e dalla collaborazione della ditta di Petrini Emanuele.

Per generare energia elettrica sfruttando l’energia solare su alcuni tetti del nostro paese sono stati istallati pannelli fotovoltaici con esposizione sud e anche pannelli solari termici che usano i raggi solari per riscaldare l’acqua e poter essere utilizzata sia per l’acqua sanitaria che per l’acqua per il riscaldamento.



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