MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA
MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINA
Da un articoli di Terra Lontana del 1992 e del 1993
Il Gruppo Ricreativo Parrocchiale da tempo si sta adoperando a curare e mantenere i monumenti storici del nostro paese, ha richiesto e ottenuto un contributo provinciale per il rifacimento delle finestre della torre di Castruccio, dentro la quale si sovrappongono tre camere che possono ospitare una collezione di oggetti della civiltà contadina del nostro territorio.
Questa idea , lanciata nel numero estivo di Terra Lontana andrà certamente a moltiplicare l’interesse dei turisti in visita al nostro castello, e quindi su chiede ai paesani di contribuire donando oggetti ormai non più in uso e giacenti nelle cantine.
Il museo della civiltà contadina è quindi dal 1993 visitabile nelle stanze della torre che in occasione delle visite di turisti alla rocca e alla torre sia italiani che esteri ed anche di scolaresche viene osservato con attenzione ed è apprezzato.
Da un articolo sulla Nazione di Giuliano Berlingacci del 1993
Ghivizzano si sta muovendo a livello culturale con una lodevole iniziativa sta rendendo più interessante e attraente la torre medievale di Castruccio Castracani , situata nella rocca alla sommità della collina che sovrasta il paese. Alcuni volenterosi del locale Gruppo Ricreativo Parrocchiale, infatti, stanno portando a termine la raccolta, classificazione e sistemazione degli oggetti della civiltà contadina, che erano in uso in epoche passate nel paese e che dai paesani sono state donate, per dotare questo magnifico monumento di un piccolo , ma significativo “Museo della civiltà contadina” di quei luoghi. In occasione delle visite che continuamente avvengono nella rocca ed alla torre da parte di molti turisti italiani ed esteri, oltre a numerose scolaresche, oltre all’osservazione del monumento possono godere della magnifica veduta panoramica sul paese di Ghivizzano e sulla vallata del Serchio dalla Torre di Castruccio, ed il museo pur agli inizi viene molto apprezzato.
I volenterosi che vi lavorano gratuitamente, sono pienamente soddisfatti degli apprezzamenti che sta riscuotendo la loro iniziativa, che auspicano di poter completare con qualche altra donazione di oggetti in uso in epoche passate.
Chiaramente il museo non ha per niente la volontà di concorrenza ma di far conoscere alle nuove generazioni come si viveva nei secoli scorsi, per un patrimonio culturale inestimabile e colmo di tanti struggenti ricordi.
Nella foto da sinistra Bellari Giuliano, Marchi Enrico, Lucchesi Agostino e Salotti Abramo alcuni degli ideatori del Museo
Alcune foto del Museo
Da una nota del 2009
La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha elargito Euro 1.800 quale contributo per il restauro e sistemazione oggetti e strumenti della civiltà contadina.
Trasferimento del museo
A causa del passaggio di proprietà della Torre al Comune di Coreglia, nel 2004, il “Museo delle civiltà contadina” viene trasferito al piano secondo della canonica, sistemato nelle quattro stanze, con ingresso sul retro. Questa nuova sistemazione risulta di difficile uso da parte dei turisti che hanno solo l’occasione di visitarlo solo nelle poche manifestazioni che vengono organizzate.
Con la nuova ristrutturazione del tetto della canonica avvenuta nel 2019 il materiale si trova ammassato nella canonica stessa in attesa di trovare una nuova e decorosa sistemazione.
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