RICORDI DI VITA PARROCHIALE NEL TAEMPO (TERZA PARTE)

 

Ricordi di vita parrocchiale nel tempo (terza parte)


Sommario:

*Quanti a Messa…? Articolo di Don Meschi 1969

*Benedizione delle case

*Campeggio a San Pellegrino 2005

*Consacrazione bambini alla Vergine 1941

*Il vangelo per tutti 1957 


Da un articolo di don Meschi del luglio 1969

Quanti a Messa……?


Ghivizzano, all’inizio dell’anno(1969) aveva una popolazione di 1374 unità presenti; uomini 673; donne 701.

Per la frequentazione della Messa, per ragioni di età, erano esenti dall’obbligo: 149 unità (79 maschi, 70 femmine e restavano così obbligati 594 uomini e 631 donne.

In una domenica di aprile furono presenti nelle tre Messe:420 unità (uomini 164 e donne256).

Ammesso che il 10% degli uomini siano stati dispensati per motivi vari e che il 4% siano andati a Messa fuori paese, gli uomini che soddisfecero all’obbligo della Messa domenicale furono solo il 35 %, di conseguenza il 65 % degli uomini non fecero il loro dovere cristiano.

Per le donne, ammesso che 8% siano state dispensate per vari motivi e che il 3% siano andate in chiese fuori paese, le donne che soddisfecero all’obbligo della Messa domenicale furono solo il 45,5%; pertanto il 54,5% non fece il proprio dovere cristiano.

Non facciamo commento alcuno su questi dati: li abbiamo scritti perché voi stessi li abbiate a commentare e poi dedurre le dovute conclusioni, a riguardo della vostra vita cristiana, anche se la partecipazione alla Messa domenicale non è l’unico termometro e il solo termometro della vita cristiana.

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BENEDIZIONE DELLE CASE



Da un articolo del febbraio 1961


Nei giorni 16-17-18 marzo, il sacerdote passerà per la benedizione delle case. Ogni anno, in prossimità della Pasqua,

si ripete questa suggestiva cerimonia religiosa. Purtroppo per alcuni, forse per troppi, non ha più alcun significato: è diventato un comune fatto che si ripete per pura “abitudine” , per rispetto umano, per apparire ancora religiosi e cristiani, sebbene nell’intimo dell’animo e della famiglia non ci sia più nulla di religioso e di cristianesimo.


La benedizione delle case è un “Sacramentale”, che porta nelle case, dove abitiamo, dove passiamo il più della nostra vita, dove trascorriamo le ore lieti e tristi della nostra esistenza, la benedizione di Dio a nostro conforto ed aiuto, a fuga del male e a richiamo di ogni sostegno celeste per il perfetto e fedele adempimento del nostro dovere.

Nei giorni della benedizione tutto è rimesso a nuovo, tutto è reso pulito e in ordine: ma non è la pulizia materiale ed esterna, l’elemento fondamentale ed essenziale, perché la benedizione di Dio che porta il sacerdote, rimanga fra le mura domestiche della nostra casa. L’esterno deve essere il simbolo, il segno di quanto deve possedere il nostro cuore, il nostro animo, la nostra famiglia.

Il sacerdote non è colui che indaga e fruga ovunque: non è questo il suo compito. Il sacerdote viene nel nome del Signore a portare e lasciare la benedizione. Credere che tutto sia in ordine e pulito materialmente è semplicemente un inganno non è certo il profondo significato della “benedizione delle case”.


Dal 2010 nel nostro paese questa “tradizione religiosa” non viene più fatta anche perché il sacerdote non è più in grado materialmente di passare in tutte le case dato che svolge il suo ministero non più, come una volta, nel paese ma nell’Unità Pastorale, che è composta, ad oggi, di ben otto parrocchie.

Si ricorda che prima di eliminarla fu fatto un tentativo con la benedizione delle famiglie in chiesa, alla sera, con il paese diviso in zone.

Nel passato era anche motivo di una pulizia primaverile generale di tutta la casa, considerando che la vita era esclusivamente agricola ed era facile trovare, al passaggio del sacerdote, tutta la famiglia riunita, dato che la benedizione riguarda esclusivamente le persone e non i locali.

Il rito prevedeva una preghiera e l’aspersione con l’acqua benedetta ed era usanza lasciare un offerta o doni in natura al sacerdote che veniva accompagnato da alcuni chierichetti ai quali, per affetto, venivano offerte caramelle o dolciumi.

Il sacerdote lasciava alla famiglia un immagine o un piccolo oggetto in ricordo della benedizione.









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Campeggio nella casa del “Grande prete”

(Don Luigi Pellegrini fondatore della casa del Pradaccio)


Domenica 21 agosto 2005 tredici ragazzi della parrocchia, di età compresa tra 12 e i 16 anni, sono partiti per Pradaccio (località nei pressi di San Pellegrino in Alpe) per trascorrere una settimana di campeggio in alta montagna insieme al parroco don Giovanni Martinelli e tre accompagnatrici.

I ragazzi, muniti di sacco a pelo, mountain bike e tanta voglia di divertirsi hanno vissuto sei giorni intensi immersi nel verde: escursioni in bicicletta, passeggiate nei sentieri, raccolta di lamponi e mirtilli e incontri di preghiera.




Nella foto i partecipanti: Greta,Antony,Serena,Linda,Veronica,Bianca,Michel,Francesco, Gregory,Dario,Martin,Albano e Glenda


Campeggio parrocchiale a FOCCHIA

Secondo anno consecutivo che Don Andrea sceglie Focchia (comune di Pescaglia) per un campeggio in montagna.

Ricordiamo quello svolto dal 20 agosto al 25 agosto 1995 con gli orari, i servizi, le preghiere, le passeggiate e i giochi .

Coordinatrice del campeggio Miriam D’Alfonso.


Campeggio a San Pellegrino


Dal 23 al 19 luglio 2006 alcuni ragazzi della nostra parrocchia, dagli 11 ai 18 anni si sono recati, come l’anno scorso, in campeggio, in località Pradaccio nei pressi di San Pellegrino.

Il gruppo formato da 40 persone è guidato da Don Giovanni, Anna, Alessia, Gloria e Simonetta passando una settimana all’insegna del divertimento e anche con momenti di preghiera e di riflessione.



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Da “Eco di Ghivizzano” del mese di luglio 1941


Consacrazione alla SS. Vergine dei bambini e delle bambine


Il giorno 1 giugno 1941, per iniziativa del nostro Priore, ebbe luogo la Consacrazione alla SS.ma Vergine di tutti i bambini e le bambine della Parrocchia.

Scopo della bella e commovente funzione fu quello di ringraziare la Vergine stessa per la singolare protezione avuta per i nostri combattenti.

Alle ore 16, la Chiesa Parrocchiale era letteralmente piene di mamme e bambini. Dopo brevi parole del parroco relative alla circostanza, fu letto l’atto di consacrazione, fra la commozione generale. Al termine della funzione fu consegnato a ciascuna mamma una bella pagella d’iscrizione col nome del bambino ed un piccolo volantino a stampa, contenente le preghiere da dirsi ogni sera per i nostri soldati e per la pace vittoriosa.

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IL VANGELO PER TUTTI


Dall’Eco di Ghivizzano del gennaio 1957


Per portare a conoscenza di tutte le famiglie del libro fondamentale per il cristiano il Vangelo, il Priore don Giuseppe Meschi invita tutti a partecipare ad una serie di conferenze con questo calendario:

* 27 gennaio – ore 15 Ricevimento solenne del Santo Vangelo al “Portello”; benedizione e presentazione del Vangelo, nella chiesa parrocchiale.

* 28 -2- 29 – 30 gennaio e 1 e 2 febbraio

ore 7 Santa Messa

ore 7,30 Meditazione sul Vangelo per tutti

ore 8 Santa Messa

ore 15 Conferenza per tute le donne oltre i sedici anni nella

chiesa parrocchiale

ore 16,30 Conferenza per tutte le bambine e i bambini fino a

sedici anni nella sala parrocchiale

ore 20,30 Conferenza per tutti gli uomini oltre i sedici anni

nella sala del Teatro

* 3 febbraio

ore 15 Consegna del Santo Vangelo a tutte le famiglie del paese,

e Benedizione Eucaristica


Per l’occasione la parrocchia riceve anche il compiacimento da parte dell’Arcivescovo Antonio Torrini per questa iniziativa.

Si ricorda che un folto gruppo di macchine e motoleggere, partito dalla piazza IV Novembre, si portava fino a fuori porta Giannotti-Lucca dove incontrava l’automobile su cui Mons. Pietro Tocchini, Arciprete del Capitolato Metropolitano di Lucca, portava il libro del Santo Vangelo, preso direttamente dalle mani di S.E. Mons. Torrini Arcivescovo di Lucca; ad essa il gruppo motorizzato si affiancava per ritornare al “Portello” dove era affluito tutto il paese.

Mons. Tocchini consegnava il Santo Libro a un piccolo gruppo di bambini dell’asilo i quali accompagnati da numerosi sacerdoti, dalle Autorità Comunale con a capo il Sindaco, dal Comandante dei Carabinieri, dal Corpo Bandistico, da un gruppo di Combattenti con Bandiera, dalla Confraternita della Misericordia con labaro e infine da tutto il popolo, si portavano nella Chiesa parrocchiale dove deponevano su un leggio riccamente preparato in “cornu evamgelii” il libro del Santo Vangelo; che ivi rimaneva per tutta la settimana. La giornata termina con un intonato e riuscito discorso del conferenziere don Montanaro.

Il 3 febbraio commovente cerimonia, dopo l’intervento di Mons. Lino Lombardi parroco di Barga, del canto del “Magnificat”, di Don Del Carlo Arcangelo parroco di Piano di Coreglia, con la consegna del Vangelo a tutte le famiglie del paese da parte di Mons. Lombardi assistito dal Priore.


Si ricorda che due Suore della Pia Società San paolo nei giorni 1 e 2 febbraio 1957 saranno presenti in paese e passeranno, di famiglia in famiglia, affinché ciascuna famiglia possa acquistare una copia di questo prezioso libro, per conservarlo.

Il libro acquistato non sarà subito consegnato, ma verrà consegnato domenica 3 febbraio alle ore 15 nella Chiesa Parrocchiale dopo essere stati solennemente benedetti



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