RICORDI DI VITA PARROCCHIALE NEL TEMPO (SECONDA PARTE)

 

Ricordi di vita parrocchiale nel tempo (seconda parte)


Sommario:

*Pronto soccorso in parrocchiale

*Divisione panche e velo

*Elevazione a Prioria nel 1936

*Il breviario

*Nuovo vestito a Gesù Bambino


PRONTO SOCCORSO IN PARROCCHIA

Don Amedeo Tofani aveva in canonica una cassetta di pronto soccorso che con la collaborazione della sorella Clementina medicava chiunque si presentasse e ne avesse bisogno. Si ricorda che con i suoi metodi naturale e la sua cultura era sempre presente dove c’erano ammalati e che molte persone sono state guarite e in alcuni casi salvate da lui. Alle sue dimissione, nel 1946, non essendo il nuovo priore Don Meschi in grado di fare altrettanto la cassetta di pronto soccorso passo all’asilo a suor Benedetta che era molto brava per le medicazioni e servizievole anche per i servizi alle case (esempio fare le punture)






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DIVISIONE SULLE PANCHE E VELO


Fino alla metà del novecento era uso che gli uomini e le donne si sedessero nelle panche, per le varie celebrazioni, divisi tra loro: gli uomini sul davanti e le donne sul retro.

Inoltre le donne portavano in chiesa il velo che era una tradizione tramandata nei secoli e rimasta poi in vita in Occidente. Naturalmente l’entrata in chiesa avveniva per le donne dalla porta centrale e per gli uomini dalla porta laterale.

Per duemila anni le donne cristiane hanno coperto il loro capo con un velo, prima di entrare in chiesa





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Da “L’angelo della famiglia” giugno 1936


ELEVAZIONE DELLA NOSTRA PARROCCHIA A “PRIORIA”


Con decreto, in data 8 maggio 1936 la Parrocchia di Ghivizzano è stata elevata a “Prioria” da S.E. Rev.ma Antonio Torrini, e al parroco pro tempore il titolo di “Priore”.

Appena fu nota la grande elevazione, una Commissione si recò a Lucca per porgere a sua Eccellenza i ringraziamenti della popolazione.

Sappiamo che si è costituito un comitato, composto dalle maggiori personalità paesane con a capo il segretario del Fascio, per solennizzare il fausto avvenimento.


Il suddetto Comitato per festeggiare l’elevazione della nostra Parrocchia a Prioria, prima di sciogliersi, volle riunirsi a lieto banchetto. Questo ebbe luogo il giorno 10 giugno 1936 e vi presero parte il Commissario Prefettizio Giulio Pacini, il segretario comunale sig. Lemmi, Il Vice Commissario sig. Bernardini, il Comandate la Stazione RR.CC., l’avvocato Galliano Vanni, l’ingegner Ugo Leoni, i parroci del Vicariato e molti capofamiglia.

Dopo vari interventi delle autorità fu approvato e spedito il

seguente telegramma: “Arcivescovo – Lucca.

Autorità e popolo di Ghivizzano , riuniti interno al loro primo Priore, grati per insigne titolo concesso vetusta Parrocchia, presentano Eccellenza Vostra sentimenti filiale obbedienza, devozione.

Pacini Commissario

Tofani Priore

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Da “La buona parola” L’eco di Ghivizzano agosto 1932


IL BREVIARIO

Molti degli stessi cristiani praticanti ignorano cosa sia il Breviario. L’hanno visto mille volte in mano al sacerdote; la curiosità è attratta da quel libro dai fogli dorati rilegato in nero che così sovente ricorre nelle mani del prete, ma ben pochi sanno che il Breviario è uno fra gli obblighi gravi che incombono al sacerdote.

Il “Breviario” è un compendio di quanto vi ha di più scelto dell’Antico e del Nuovo Testamento di quanto ci presenta la storia dei santi, delle loro più sublimi preghiere e dei più devoti cantici ispirati alla pietà cristiana. E’ insomma una raccolta di preghiere che ha per scopo di lodare Iddio e di impetrare le sue grazie.

La recita di preghiere stabilite è di origine antichissima. Pertanto nel secolo XI Gregorio VII, oppresso da gravi occupazioni, fece comporre per se e per la sua casa una raccolta di tali preghiere che fu chiamata Breviario. Il Breviario o ”ufficio divino” si divide in sette parti: Mattutino e Lodi, Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespro e Compieta.

Ciascuna di queste parti si recita ad ore stabilite. La Chiesa ha diviso così il Breviario, per imitare il santo Re Davide che lodava Dio sette volte al giorno. La recita del Breviario richiede in media una buona ora. E’ un inno di lodi e di preghiere che si eleva continuamente, tutti i giorni, a Dio, dalla Chiesa per lodare l’Altissimo e per implorare le grazie.


Breviario





IL BREVIARIO o Liturgia delle ore


E’ il libro liturgico che contiene l’intero ufficio divino secondo il rito romano, ossia quel metodo ordinario che vuole i suoi ministri lodino e preghino oralmente Dio in determinate ore del giorno a nome di tutta la chiesa.

A parola deriva dal latino “breviarium”che significa sommario, abbreviazione a sua volta deriva da “brevium” che significa breve.

La riforma liturgica ha sostituito il “Breviario” con la “Liturgia delle ore”



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Da un articolo del 2018


Nuovo vestito alla vecchia statua di Gesù Bambino


Alcuni volontari, gratuitamente, hanno offerto e risistemato la figura del Gesù Bambino nella chiesa del castello.

Si ricorda che l’antico vestito originale è sparito e di esso non si conosce la sorte, rimane solo il brutto gesto quello di aver sottratto la veste ad una statua sacra.

Si ringraziano Tognazzi Mauro, Franceschini Rosanna e Valenti Francesca che hanno fatto si che il Bambino abbia recuperato il suo splendore.



Gesù Bambino con la veste rifatta

Gesù Bambino con la veste originale






















































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