TARQUINIO ROSSI UN GRANDE UOMO

 



                                              TARQUINIO ROSSI

                                               “Un uomo geniale”


Ricordi del figlio Gisberto raccolti da Bellari Giuliano

Tarquinio è nato a Calci (Pisa) il 4 agosto 1922

Sfollato con la madre Gina a Ghivizzano a causa della guerra si innamora di Teresa Tomei e rimane in questo luogo al quale con il tempo si lega molto, tanto da non rimpiangere Viareggio dove svolgeva iil lavoro di fotografo, in particolare sulla spiaggia per i villeggianti dell’epoca, che non avevano gli smartphone come oggi…

Pur avendo fatto solo la terza elementare se la cavava bene a scrivere, tanto da collaborare con il giornalista Valleroni scrivendo sul “Telegrafo” (l’attuale “Tirreno”).

Alla fine della guerra per campare tenta diverse attività dal fare conserve di pomodori (che chiamerà “Rubra”), all’allevamento di polli. Poi riprende il lavoro di fotografo facendo un laboratorio nello scantinato dove aveva vissuto con la madre che si era ammalata e morirà una sera quando al piano superiore i soldati americani facevano una festa con suoni e balli.

Terrà sempre con se tutti i negativi, così oggi abbiamo una documentazione di quei tempi…

La conoscenza della tecnica fotografica gli permette di sviluppare un’idea che gli farà fare fortuna e cioè creare dei prodotti che chiamava “Fotocristalli”.

Si trattava di immagini religiose su lastre applicate su vetro curvo. Rimaneva un positivo che veniva colorato con aeropenna da Teresa che aveva ottima capacità per decorarle.

In breve tempo si sviluppa un’azienda, finanziata in un primo momento dal Sig. Dini, marmista, che successivamente abbandona preoccupato dalle difficoltà iniziali dell’attività e dai mancati pagamenti dei clienti.

Ma Tarquinio continua con tenacia, il lavoro si svolgeva in una vecchia casa, in seguito si può permettere di fare una costruzione, ma per paura che il lavoro non durasse non fa un capannone ma un edificio a tre piani in sassi e mattoni pensando, alla mal parata, di trasformarlo in appartamenti. Oggi, quell’edificio è rimasto tale…

La sua intraprendenza gli fa fare altri tentativi come la coltivazione del tabacco, una pista di “Go-Kart”, una ditta di bozze di cemento per l’edilizia.

Nonostante questi impegni riesce a trovare il tempo per le sue passioni, scrivere poesie e comporre canzoni, incide dei dischi e addirittura riesce a vincere nel 1962 un festival della canzone a Massa, presentato dal già famoso Corrado.

Aiuta il figlio Sandro a creare una fabbrica di statuine e all’altro Gisberto di laurearsi ed in seguito una azienda per la curvatura del vetro….

Compra terreni e recupera da vecchie case vari appartamenti, però mantiene sempre uno stile di vita parco e semplice, è attivo nella vita paesana, mattatore al bar da Barsante nel dopo pranzo, ritrovo quotidiano di un gruppo di persone che tenevano viva la vita paesana, anche di accese discussioni.

Dona il terreno per la costruzione del campo sportivo e in seguito lo migliora facendo costruire le tribune…

In via di Piano fece costruire, dall’impresa Visani Albano, una bella piscina dove molti paesani andavano per fare il bagno e dove intorno ad essa fece costruire tre belle case per tutta la famiglia.

Da segnalare che non verrà mai accettato pienamente da molti paesani che lo considerano sempre uno venuto da fuori.

Per le sue idee politiche e la sua franchezza nel combatterle al bar, sarà sempre osteggiato dagli ambienti comunali.

Persona schietta, non ha mai voluto allinearsi per ottenere eventuali favoritismi. Creò anche il giornale del paese, che fino a quel momento era solo un inserto (L’Eco di Ghivizzano) nel giornale “L’Esare” di Lucca. Lo chiamò “Terra Lontana” perché era nelle sue intenzioni mantenere i contatti con i ghivizzanesi all’estero. E’ rimasto attivo nel lavoro fino alla morte a 85 anni.

Un uomo stimato e apprezzato da tutti e che ha amato la sua famiglia e special modo i tre nipoti, Andrea, Elena e Stefano,

che lo ricordano con affetto.


La villa dove Tarquinio venne ad abitare con la madre a Ghivizzano



anno 1965 - da sinistra Tarquinio, Gisberto, Sandro e Teresa Tomei


Tarquinio sulla spiaggia di Viareggio con amici


Aneddoto Tarquinio Rossi

Si ricorda dell’intraprendenza di Tarquinio Rossi che con l’amico Raffaello Landini andavano a proiettare pellicole di film dove venivano richiesti.

Una volta a Gioviano proiettarono un film diviso in tre “pizze” ma il fatto volle che proiettata la prima , per errore fu proiettata la terza, saltando la seconda.

Dell’inconveniente si resero solo conto quando sentirono partire le musiche e i titoli finali del film.

Certamente i commenti del pubblico furono che il film era bello ma che la trama era in parte incomprensibile.

Dal ricordo di amici

..alla morte della madre Gina, avvenuta in uno scantinato, Tarquinio non aveva i soldi per poter comprare una cassa per il funerale e allora chiese aiuto al parroco che lo indirizzò verso la falegnameria Monterastelli (in via delle Molina nella casa prima del ponte alla Sega). Tarquinio, che voleva molto bene alla madre, desiderava una sepoltura dignitosa perché l’alternativa sarebbe stato un sacco di iuta.

Alla falegnameria( dove a quel tempo si facevano anche le casse da morto) trovò il falegname Giacomelli Mario che accettò di fargli la cassa da pagare quando avrebbe potuto.

Questo bel gesto di umanità fece si che i due diventarono amici e Tarquinio quando i tempi furono migliori certamente saldò quel debito.

Tarquinio ci lascia

Il 18 gennaio 2007 Tarquinio Rossi ci lascia all’età di 85 anni.

Figura molti importante per il nostro paese sia per la suo attività imprenditoriale che per la sua passione per tutto quanto avesse a che fare con la cultura e l’arte.


Prezioso il suo archivio fotografico realizzato in tanti anni di attività professionale svolta con magistrale perizia per buona parte del secolo scorso.

La professione del fotografo gli ha permesso di testimoniare con realismo ed estrema efficacia la storia della nostra comunità durante gli anni del boom economico e della ricostruzione.

Grande appassionato di poesia e musica oltre che autore, regista, attore di commedie.(Se ne parla dettagliatamente in altro articolo)






Tarquinio davanti alla villa dove abitava

Tarquinio in moto in via Nazionale

Tarquinio con amici sul muretto davanti il bar

Da sinistra al campeggio a Viareggio: Giansasi Ines, Gisberto, Giuliano Bellari, Tarquinio, Sandro, Rosalba Frediani e Luca Tomei













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