BENIGNO MARTINELLI -Maestro e direttore della banda e del coro
Personaggi di ieri
BENIGNO MARTINELLI
MAESTRO E DIRETTORE DELLA BANDA MUSICALE
E DEL CORO
Martinelli Benigno nato il 21-10-1901 e morto il 10-8-1972 era maestro di musica autodidatta. Conosceva abbastanza bene la musica che aveva imparato su un vecchio pianoforte.
Organista in parrocchia e direttore del coro formato da soli uomini quando l’organo era alimentato con un mantice azionato a mano, sul retro, con una manovella, che riempiendosi d’aria permetteva l’emissione dei suoni.
Si ricorda che l’ addetto alla manovella, ogni tanto, gli faceva lo scherzo di non girare e la mancanza dell’aria faceva calare il volume dell’organo e allora Benigno, mentre cantava, rigorosamente in latino, tra i denti diceva: “girare la ruota”
Dal dopo guerra fu direttore e insegnate della banda, la Filarmonica Pacini che svolgeva vari servizi a Ghivizzano ma anche nei paesi vicini.
Certamente il musicista lo faceva volontariamente il suo mestiere era quello di calzolaio e aveva aperto un negozio di scarpe in una stanza in via Nazionale sotto il terrazzo di Cipriani Giuseppe (vedi foto) poi trasferito davanti al bivio per via delle Molina, dove ora c’è la macelleria di Loretta Rossi che a quel tempo era circondata da muretto con cancello e ringhiera alta (che fu tolta per donarla alla Patria per la guerra)
Aveva sposato Assunta Frediani (Sunta il 26-11-1930) che da giovane faceva la macellaia ma che poi lo aiutava a fare il calzolaio e a vendere le scarpe.
Ha avuto due figli Iginio e Gianluca da lui stesso avviato allo studio della musica e diventato un bravo tenore con una carriera brillante sia come solista che come corista alla Scala di Milano.
Martinelli Benigno |
Primo negozio di Benigno |
Ultimo negozio di scarpe di Benigno |
Commenti
Posta un commento
I commenti sono moderati.
Lo scambio di opinioni deve servire ad un confronto costruttivo
Sono ammesse le critiche, soprattutto se seguite da suggerimenti.
Non sono in nessun caso tollerate offese, ingiurie, attacchi ad personam, linguaggio volgare e comunque non ritenuto consono ad un ambito parrocchiale