ALLA RICERCA ORIGINI DELLA VALLE DEL SERCHIO
ALLA RICERCA ORIGINI DELLA VALLE DEL SERCHIO
Da un articolo del 1968, a firma di R. Franceschini, si legge:
Secondo i geologi De Stefani e Ristori in epoche da non potersi precisare, né a centinaia né a migliaia d’anni, questa valle come è noto era un vasto lago: la parte inferiore occupata dal mare, più tardi ritirandosi il mare, le acque del più vicino lago vennero lentamente abbassandosi e finirono a dar luogo a tre laghi minori: di Nicciano, di Castelnuovo e di Barga.
I corti e rapidi torrenti, con le loro rovinose piene, spogliarono le vette delle Apuane e dell’Appennino, della loro ricca vegetazione nonché del terreno agrario e tutto portarono ai laghi.
E’ così che vennero a formarsi coi secoli i giacimenti di lignite del Piano di Coreglia e di Ghivizzano.
Scomparsi i laghi e formatosi l’attuale corso del Serchio, ecco apparire dal fondo del lago il piano di Castelnuovo, Gallicano e Coreglia.
I primi uomini della valle sono presentati da Tito Livio, oltre 2000 anni fa, come Liguri, capaci di cacciare gli Etruschi e riuscire a tenere testa per quasi 100 anni agli agguerriti eserciti romani.
Egli dice che i romani combatterono a più riprese l’esercito dei liguri e la Garfagnana divenne territorio romano per diritto di conquista nella guerra dei Liguri Apuani nell’anno 178 a. Cristo.
Sotto Roma, il municipio di Lucca dovette essere residenza del Console, poiché sappiamo che Grasso e Pompeo furono a Lucca a trovare Giulio Cesare per formare il primo triunvirato.
Caduto l’impero romano la Garfagnana passò sotto il dominio degli Eruli.
Nei secoli VIII,IX,X e XI compaiono le prime notizie della regione Lucca, sotto il nuovo padrone Carlo Magno e nel 1216 mentre il Signore della Faggiola veniva cacciato da Pisa e da Lucca, Castruccio Castracani era eletto per voto popolare Signore di Lucca, Vicario imperiale, Duca di Luni fino alla sua morte; dopo di che gli successe Giovanni re di Boemia.
Da un articolo di Terra Lontana del 1964
Notizie tratte dal libro “Il territorio di Barga” di Pietro Magri
...tutte le colline circostanti a Barga tra il ponte di Castelvecchio e il ponte di Calavorno sono costituite da ghiaie sabbie e argille, che, secondo i geologi, appartengono al “Pliocene” cioè ad una delle più recenti epoche della terra.
In quel tempo non molto anteriore all’epoca nella quale comparve l’uomo, un vastissimo lago occupava tutto il territorio in fondo alla valle del Serchio, Sembra che in quei tempi, una folta vegetazione di alberi giganteschi coprisse tutti gli Appennini circostanti al lago, dominavano soprattutto i “gliptoltrobi” cui facevano corona le guerce, i lauri, i cinnamoni, ecc.
In quelle vergini foreste, ben larghe di cibi agli animali erbivori e poco visitate da animali carnivori, vagavano cavalli, istrici, cinghiali, tapiri, rinoceronti mastodonti dalle enormi zanne.
Le spoglie di questi animali e le masse dei vegetali che le acque torrenziali trascinavano seco, sono accumulati nella porzione inferiore delle colline e formano banchi delle legniti scavate a Ghivizzano.
All’epoca romana (anno 177 a.C.)il Serchio vagava irregolarmente per le campagne.
Annibale sceso dagli Appennini nella valle del Serchio , passando tra i monti di Barga impiegò quattro giorni per giungere a Fiesole.
Da un articolo del Tirreno del 29 gennaio 2001
La bella Tara “mamma” dei Toscani
Tara, capelli castano scuri, occhi celesti, pelle olivastra visse in Toscana diciassettemila anni fa. I nipoti dei suoi nipoti si sparsero poi nel resto d’Italia verso la Francia e attraverso la Manica in Gran Bretagna e in Irlanda.
Tara è una delle 33 donne che, secondo una teoria scientifica basata sul Dna, ha fondato l’umanità.
Trentatre madri, vissute decine di migliaia di anni fa.
Le “figlie di Eva” per usare la suggestiva espressione coniata dall’Università di Oxford. Discendenti del nucleo umano originario, il “clan di Eva” un’ancestrale tribù fondante, nell’Africa centrale. Ognuna delle trentatre “figlie” ha dato inizio a razze e gruppi etnici, sparsi poi nel corso del tempo, attraverso i continenti del mondo. Questo è il risultato di tanti anni di studi scientifici, incentrati sul patrimonio genetico umano.
Le sette figlie di Eva
1)HELENA. Il clan di Helena viveva nei ghiacciai dei Pirenei.
Quando la temperatura si innalzò i membri del clan
si misero in marcia in direzione della Gran Bretagna.
I discendenti di Helena sono presenti i tutta Europa.
2)JASMINE. Il suo gruppo ebbe una vita relativamente facile
in Siria, dedito a coltivare la terra e allevare animali
I discendenti di Jasmine viaggiano in tutta Europa.
3)KATRINE. Il gruppo viveva a Venezia circa 10mila anni fa
Oggi molti dei suoi discendenti sono sparpagliati
tra le Alpi.
4)TARA Si colloca questo gruppo a 17mila anni fa Originario
della Toscana, i suoi discendenti raggiunsero il nord
Europa e forse attraversarono la Manica
5)URSULA I membri di questo clan utilizzarono utensili di pietra
e raggiunsero ogni angolo d’Europa.
6)VALDA Il clan è originario della Spagna dove viveva circa
17mila anni fa e da lì si spinse fino in Norvegia
e in Finlandia.
7)XENIA Non si sa molto su questo gruppo, forse originario del
Caucaso. Viene datato a circa 25mila anni fa. Al
termine dell’era glaciale i membri del clan Xenia si
spinsero in tutta Europa e forse raggiunsero l’America
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Articolo del "Tirreno" le "sette figlie di Eva" |
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