"NIENTE E’ IMPOSSIBILE” di Simone Corrieri e Davide Contrucci

RACCOLTA DI POESIE

NIENTE E’ IMPOSSIBILE”

di

Simone Corrieri e Davide Contrucci 


Copertina del Libro


Note biografiche


   Mi chiamo Simone Corrieri, nasco a Lucca nel 1977, vivo a Ghivizzano, una frazione del Comune di Coreglia Antelminelli.

   Sono appassionato di trekking, musica e podismo, e negli ultimi anni mi sono avvicinato alla scrittura, in particolar modo alla poesia. Nel 2015 ho pubblicato il libro, “Tracce di me” e ho partecipato a vari concorsi di poesia, trai quali “L’ora di barga” dedicato a Giovanni Pascoli. Nel gennaio del 2017 ho inciso un CD Single “Buon Anno”, progetto che mi vede autore del testo e anche voce solista.

   Nel corso di quest’anno, come in un percorso parallelo, ho iniziato ad affinarmi sul piano della scrittura e su quello vocale per non lasciare  la mia prima canzone un episodio isolato. Sono convinto che il segreto per vivere soddisfatti è quello dell’ascolto interiore e della realizzazione dei desideri che ne derivano. Quella che leggerete è la nuova sfida, realizzata con Davide, con il quale ho scritto la canzone “Neve”.

   Mi chiamo Davide Contrucci, ho 19 anni e vivo a Ghivizzano con i miei genitori e la mia dolcissima canina Zara.

   Frequento la scuola superiore I.T.I. Ferrari di Borgo a Mozzano dove ho tanti amici, le mie materie preferite sono Religione,matematica ed Educazione fisica.  Sono appassionato di Rally e per tre volte ho partecipato a una gara divertendomi e provando emozioni uniche. Un’altra mia passione è la musica, e considerando che ho scritto la prima canzone con Simone sono a tutti gli effetti un cantautore.

   Sono sulla carrozzina, ma non mi abbatto e offro sempre agli altri il sorriso. Con questo progetto, mi presento per la prima volta in veste di scrittore, paroliere, cantante e poeta.

   Vi sembra poco? Ho voglia di vivere e di migliorarmi, e anche a me come a Simone piacciono le sfide.


L’incontro

   Io e Davide ci siamo incontrati un giorno di fine agosto.Lui era tra il pubblico alla manifestazione  “Fornaci in canto”, dove partecipavo con la mia canzone “Buon Anno”.

   Durante il confronto con la giuria, dico che scrivo libri e quella musica era una nuova esperienza, molto affascinante, ma di strada ne devo fare tanta ancora.

   Giorni dopo Davide mi scrive su Facebook:”Tu sei un cantautore e scrivere una canzone è un mio sogno, mi aiuti?”

   Mi spiega dove abita, vado da lui, incontro i genitori, molto gentili, e colgo il sorriso di Davide mentre dice a suo padre: “Guarda che cosa mi passa per la mente...una canzone”

   Poi si gira verso di me e il suo sorriso diventa uno sguardo di intesa:”Si scrive vero, mi aiuti ti Simone?”.

  “ Certo rispondo io, non sono un cantante famoso, se ti accontenti ti aiuto a realizzarlo ci metterò impegno e passione, ma ricordati che  per queste cose non ci vuole fretta.”

   Il giorno dopo Davide mi scrive:”Quando si va a registrare?  E la chitarra ce la mettiamo?” Mi accorgo che l’euforia di Davide è contagiosa, e mi metto subito a lavorare al progetto.

   Quando ritorno da lui, un mese dopo, ho già in mente una melodia, proviamo con l’accompagnamento delle percussioni e di una traccia registrata di un mio amico pianista. La musica ci ha fatto incontrare e l’incoscienza ci ha spinto verso la sfida.

   Io posso solo ringraziare Davide, perché conoscerlo mi ha arricchito e ha dato ancora più forza alla mia sensibilità.


LE POESIE


Sensazioni di un attimo


L’aria fascinosa dei miei passione

in quel museo respirai

Una voce bizzosa di strani canti

incuriosito ascoltai

Sensazioni di un attimo.


Incontri di sguardi ingannevoli

come dipinti incantevoli

a rapire l’attenzione

Sensazioni di un attimo

che parlano da sole


Quel profumo che sento ancora

a lasciar la scia

diva di altri tempi a sviolinar

classe e magia 

Sensazioni di un attimo.


In quello stringersi di mani

come balli sensuali

a toglier le parole


Sensazioni di un attimo

che parlano da sole


E non trova i versi il poeta

che alberga in me

ancora immerso

nel ricordo intenso di te.





Se tu mi dici sì


Forse mi sto innamorando di te

credo sia davvero così

non oso immaginare i brividi

se tu mi dici sì



Maledetta


Ricordi la bianca adolescenza

ora che hai provato tutto

la semplicità ormai persa

adesso che tu sei distrutto


Ti mordi le mani

per errori del passato

ti prometti che domani

sarai ben vestito e cambiato


Maledetta

la tua fragilità

ti ha mangiato mezza vita


Maledetta

la tua libertà

che ti ha fregato in salita


Basta rammaricarsi amico mio

hai l’occasione per non morire

basta odiarsi imprecando Dio

questa volta non puoi fallire.




Tu non ti accorgi


Tu non ti accorgi

che mentre accanto al tuo respiro

guardo il soffitto immaginando le stelle


Tu non ti accorgi

che ti avevo di fronte e cercavo l’introvabile

ora ti ringrazio mentre accarezzo la tua pelle


Tu non ti accorgi

che mentre cammini a fianco a me

respiro questo tempo come eternità


Tu non ti accorgi

che mentre il mondo è in guerra

mi dai pace e tranquillità


Siamo artisti da colpi di classe incredibile

Siamo guerrieri da vittorie irripetibili


Da sempre innamorati

Uragani appassionati

da lasciare stupito il cielo

da agitare il mare

da far parlare il silenzio

da far emozionare l’orizzonte


Tu non ti accorgi

ma credimi

sei nella mia vita il sorriso


Tu non ti accorgi

ma credimi

sei la chiave che mi apre il paradiso…



Un biglietto per amore


Sempre lei brilla tra gli dei

e non vede i miei vorrei

si specchia irraggiungibile


Ed io ormai invisibile

mi vedo in una stazione

due bagagli e un biglietto per l’amore


E tu che attendi là

spiraglio di libertà

come la luce sul mio viso

come la gioia di un sorriso

e tu con il fiato in gola

e la mia mano che ti sfiora…


Aspettami


Ancora lei prima tra gli dei

non sente i miei vorrei

sicura impassibile

rd io ormai invisibile

scappo senza far rumore

due bagagli e un biglietto per l’amore


Senza ritorno

per un nuovo sogno

corro come un treno impazzito

scivolo in quell’abbraccio infinito


Amami




Mai visto


Mai visto un fascino così

mai visto due occhi zingari

dove perdersi

valer arrendersi


Mai visto questo bel film

mai visto sono ancora qui

per illuminarmi

per devastarmi


Un solo istante che sarà mai

uno sbaglio deve essere bello sai


Appoggia la tua bocca sulla mia

Bruciami di calda follia

vola con me in un cielo….


Mai visto



Il mio futuro non avrà il tuo nome


Ho accolto il pianto come una liberazione

e il fiume di lacrime a bagnare il dolore

mi ha sbattuto in faccia la fragilità

e ho scoperto che la mia sensibilità

vale più della tua presunzione


Ho capito che il mio futuro

non avrà il tuo nome


Ho accolto il pianto come un conforto

e la rabbia sparsa in tutto il mio corpo

ha risvegliato la mia saggezza

mi ha ridato la certezza

che non meriti il mio valore


Ho capito che il mio futuro

non avrà il tuo nome



Dimenticarsi il mondo


In questi giorni pieni

di solitudini

le parole sono quasi

inutili


Meglio dietro un ambra rifugiarsi

dalle minacce dei fulmini ripararsi

e distendere il corpo finalmente

mettere su off la mente

per dimenticarsi il mondo

e far pace con se stessi


Meglio abbracciare l’armonia

da quella grandine andar via

e sedersi su di un giardino verde

scaldare l’anima tra le coperte

per dimenticarsi il mondo

e far pace con se stessi


Salvandosi

amandosi

dimenticarsi il mondo

dimenticarsi il mondo



Con una birra


Sei andata via sbattendo la porta

perde sangue il mio cuore in rivolta

ci vorrebbe un miracolo come l’arte

ma ho capito e me ne sto in disparte


Con una birra a farmi caldo

ora che il fuoco non c’è

con una birra a riempire il vuoto 

che hai lasciato dentro me


Ci vorrebbe una luce

se ci fosse la finestra

io l’ho spenta

insieme alla pazienza


Con una birra squilla ma non sei tu

con una birra che riverso per riderci su


Affondo

sono fragile lo so

chiudo gli occhi

ti dimenticherò



MI CHIAMANO DAVIDINO


   Io è meglio che la birra la lasci stare… dopo inizio a fare discorsi senza senso. Per  gli amici sono Davidino, ma in origine è stato mio nonno, che porto sempre nel cuore, a darmi questo diminutivo. Il Rally, probabilmente, ha dato una nuova spinta alla mia follia che già mi accompagna, e che sprigiono in modo particolare quando sono sulla mia Ape. L’Ape, ad essere sincero diventa mia per qualche ora, in quanto la rubo al mio cugino Francesco, ma sono un ladro onesto perché dopo la restituisco.

   Tante volte col mio babbo scherzo, e mi sento dire da lui che sono uno scalmanato e non ho giudizio; poi un giorno l’ho stupito con la mia voglia di fare, (dice che sono anche svogliato) e mi sono impegnato nella scrittura realizzando il sogno di una canzone.

   Una volta inciso il brano ho pensato subito a mio nonno Antonio, un uomo speciale che giocava con me e mi faceva sentire importante.

   Se fosse ancora qui vicino a me, di sicuro mi direbbe: “bravo, sei un campione”! E io, nel mio piccolo, cerco di esserlo, magari di altruismo come quando svolgo il volontariato presso la Dynamo Camp di San Marcello Pistoiese.

   Forse mio nonno, ma nemmeno io ad  essere onesto, non immaginava che avrei scritto una poesia.

   Simone mi ha contagiato….



Cara Jessica


Ricordi le mie lacrime quando me ne andai?

Dimenticarti non potrei mai


Hai due occhi belli come il mare

e la dolcezza infinita del cielo


Ti porto nel cuore davvero

non sono stato mai così sincero


Il tuo sorriso sullo sfondo del mio cellulare

ogni giorno mi fa ben iniziare

la giornata tra scuola e poesia


Cara Jessica mia


Tra qualche mese mi rivedrai

spero che ti emozionerai


Quando ti lascerò il mio libro

con la dedica incisa

da vero scrittore

e io lo so che mi batterà il cuore


Ma forse sarò io ad asciugarti le lacrime

quando ti saluterò


E sarà un arrivederci poetico

pieno di magia


Cara Jessica

cara Jessica mia.



Campione

(dedicato al mio amico Stefano Martinelli)


Sfreccia a tutta velocità

alla guida Stefano:::lo spericolato

la vita toglie ma anche dà

e un nuovo amico mi ha regalato


L’adrenalina del rally

la corsa per la vittoria

il disprezzo del pericolo

il coraggio di essere se stessi

e di gioire alla vita

Eccomi

Davide il navigatore

Mentre mi fa sentire come un fratello

più folle e più forte del terrore

gli dico ma vincere...come sarà bello…


Come fai senza di me

campione

io che porto la gioia nel cuore

io che ho tutto in salita

e ti contagio d’amore per la vita


Come fai senza di me 

campione

dei miei urli alla vittoria


L’anno prossimo

sarò ancora il tuo navigatore

quel ragazzini sbarazzino

che ti vuol dire grazie

per queste emozioni


Il tuo amico Davide

il tuo campione



Questo sono io


Mi piacciono le sfide

le vivo a modo mio

tra chitarre ed Apini

lo spericolato sono io


Altro che Vasco Rossi e il grido di Rocky

sono in carrozzina ma niente mi spaventa

intorno a me musi tristi non son pochi

ma solo vivere conta è quella l’essenza


Non so come fanno a lamentarsi

quelli che hanno tutto

forse sono malati d’insoddisfazione


Io giovo, sorrido, scherzo, faccio rally

faccio di tutto

e sono si malato...ma d’amore

Perchè lo cerco, lo dono, lo trovo negli abbracci

di chi mi ama

di chi mi sorride, mi saluta e non si allontana


La mia ricchezza 

quella delle cose semplici è sempre con me


Non mi cambierei mai con te

che non apprezzi la quotidianità

le mie gioie sono attimi di eternità

e mi fanno sentire vicino Dio


Questo è Davide

Questo sono io.



Amica Giulia


Voglia di studiare...saltami addosso

se non ho niente da fare...allora posso…

Fare due conti e imparare la storia

filastrocche e battute

quelle le so a memoria


Amica Giulia

io e te ci troviamo con questa filosofia

zaino in spalle, sguardo bizzarro e tanta ironia


Studenti di classi diverse

ma una perla preziosa ci avvicina

quando ci salutiamo ogni mattina


Si chiama amicizia

non tutti sanno che esiste

si chiama amicizia

da quanto parliamo si percepisce


Ma senza parole scherzose e leggere

ogni giorno sarebbe una noia

ma la chimica, meglio il calcio…

e il rally...danno più gioia


Amica Giulia

che mi vieni a trovare durante la ricreazione

io però devo scappare, si arrabbia il professore

ma mi sento meno solo con un’amica in più

è come se arrivasse il sole quando ci sei tu


Amica Giulia

se non mi lasci te

io non ti lascio più


UN AMICO E UNA CANZONE



  Nella vita gli incontri più belli sono quelli inaspettati e quella con Davide lo è stato veramente. Nel realizzare il libro con lui, oltre a cogliere la sua gioia trascinante, ho sentito la sua semplicità e voglia di vivere. E’ stato impegnativo, non lo nego, perché scrivere un libro e anche una canzone, non è affatto semplice.

   Se non incontravo Davide però, non mi sarei emozionato e divertito così tanto e sentirmi dire “senza di te sono perso”mi ha fatto capire quanto si può essere importante per gli altri.

   Quindi, oltre all’amicizia, da questa esperienza ho imparato tanto e ho raccolto una ricchezza interiore difficile da spiegare.

   Ho anche un po' insegnato, dai...diciamo così, all’amico Davidino  qualche trucco metrico per scrivere una canzone.

   La canzone è nata in modo semplice e naturale, ci siamo trovati d’accordo sulle sensazioni e sul messaggio che conteneva e l’abbiamo lasciata così senza ripensamenti e correzioni.



Neve


Tu finalmente tu

neve che scende giù

regalaci un po' di pace

e che non ci lasci più


Per te è malinconia

per me una magia

che calma il mio vuoto

che lieve a poco a poco

imbianca tutti i giardini

non posso che ammirare

gli occhi felici dei bambini

che iniziano

iniziano a giocare


Neve

un’eterna danza 

neve

per una speranza

neve

ti imploro come il blu

neve

non ce la faccio più 


Per te è una tristezza

per me una carezza

che tocca le mie mani 

che bacia il mio domani

e colora i paesaggi

non posso che sperare

in uomini sempre più saggi

che smettono

smettono di sognare


Neve

un’eterna danza

neve

per una speranza

neve

ti imploro come il blu

neve

non ce la faccio più


Tu finalmente tu

neve che scendi giù

regalaci un po' di pace

e che non ci lasci più


Ed io, come del resto Davide, alle sfide non ci rinuncio.


Non ci rinuncio


Mi perderai

ti perderò

in un fluido di un nuovo amore

o in un abisso di un tremendo no


Ma non ci rinuncio

a costo di perder tutto


Ma non ci rinuncio

al sapore di un frutto


Che mi inebria di essenza

Ma non ci rinuncio


A quei riccioli e a quella presenza

profonda e intensa di uno sguardo

l’afferrerò e sarò solo al traguardo


Ma non ci rinuncio

ad inseguire emozioni

a sentire che il cuore

mi frega e mi lascia stregato

sul filo teso ed innamorato


Ma non ci rinuncio

anche se il mio domani non sarà con te

avrò forse perso tutto ma avrò ritrovato me.


Poco


Pensando a quel che è stato

cje malinconia

ricordando un intenso amore

che è volato via


Com’è freddo senza il fuoco

dei nostri corpi ravvicinati

com’è triste questo poco

di fogli sparsi disordinati


Cantando una canzone intensa di nostalgia

gridando una voglia di una donna non mia


Com’è lacerante il tuo addio

non c’è notte che riposo

da quel giorno non sono io

Mi sto spegnendo poco a poco



Completamente liberi


Completamente liberi

senza dover chiedere

abbandonarsi all’istinto

fare quello che ti va


Completamente liberi

senza dover cedere

alle opportunistiche lusinghe

di chi tira i fili


Completamente liberi

cucendosi il vestito

quando a righe quando a fiori

anche fuori simmetria


Completamente liberi

arredandosi la vita

stile orientale e un po' vintage

naif perché no


Completamente liberi

senza un target

e manette alla fantasia

un bagaglio di sogni da sfare e rifare


Completamente liberi

abbracciando i sensi e le passioni

nel portafogli spiccioli

e tante emozioni...da vivere.



Sbandando


Corro da te

morissi adesso

sei un ossesso


Soffocherei me

ignorando l’emozione

un masso di dolore


Spazzerebbe via

l’ebrezza di una speranza

la scintilla di una stanza


Meglio condannato

ad un filo teso e incerto

al sogno dell’immenso


Meglio destinato

all’eterna incertezza

a perdere la saggezza


Sbandando 

ogni momento per te

Sbandando

 per l’emozione più unica che c’è


Pianisti ispirati


Quando ci avvicineremo

saremo un’apoteosi

il delirio di sensi

finalmente esplosi


Quando ti fiderai

saremo baci di eternità

persi come non mai

nei grovigli della sensualità


Pianisti ispirati

a dettare il ritmo infuocato

dei sospiri


Pianisti ispirati

a dirigere il canto intenso

della passione


Pianisti ispirati

con divine melodie

a stregare il cielo


Artisti dell’amore e del sentimento

estasiati come i nostri corpi

voleremo sublimi...altissimi nel vento



Le nostre vie


Lanciando un sasso nel lago della speranza

siamo ripartiti

siamo risaliti


Bevendo alla sorgente

e i giorni pieni di niente

rimangono un ricordo

che più non mordono


Le nostre vie

ora illuminate

non ci lasciano più

inneggiamo al blu


Le nostre vie

ora interminabili

sono traguardi

impareggiabili


Che spezzano l’invidia

di chi ci ostacolava

di chi ci odiava


Le nostre vie

ora inarrivabili

sono desideri

interminabili


Che non si voltano più

si snodano serene

sotto un cielo blu


Armonia dei sensi


Ascolto il silenzio

osservo l’orizzonte

un senso di infinito

come il cielo

nel mio immaginario

mi avvolge


E me ne sto disteso

su un prato verdissimo

tra coccole di pace

e il sole sulla faccia


Vorrei fosse sempre così

armonia dei sensi

di eterni si


Guardo la natura

ammiro i suoi colori

un torrente in piena

come un dolce uragano

a travolgermi


E me ne sto disteso 

lungo l’estasi pura

di semplici e primitive emozioni


Vorrei fosse sempre così

armonia dei sensi

di eterni sì.



Vi racconto una storia

(Unitalsi e Dynamo Camp)


Anni fa, il mio professore di sostegno, Enrico Romiti mi consigliò di contattare l’associazione Unitalsi di Lucca in quando ne avrei tratto beneficio per il mio tempo libero e per partecipare a tutte le iniziative di socializzazione organizzate dal presidente nazionale Maria Giulia Landi. Io ne parlai a casa con i miei familiari che accettarono subito la proposta, e oggi posso dire di essere fiero di far parte di questa associazione che ormai è diventata per me una vera famiglia. Un giorno, insieme ai miei tanti amici sono andato a Lourdes, e ho fatto il viaggio sui treni  bianchi, specializzati per i trasporti sanitari. Non sono stato a guardare, e mi sono adoperato, una volta arrivato, per apparecchiare la tavola della mensa passando una giornata piacevole e spensierata, al punto di concluderla con il ballo in discoteca.

   Per non parlare poi della volta che sono andato a fare il bagnino, indossavo, e non per scherzo, la maglietta con la scritta salvataggio. Quel giorno era di servizio Matteo Dentoni del bagno Colonia Diocesana che non solo mi invidiò per quanto ero bravo a fare il bagnino, ma accettò anche di portarmi a fare un giro sul patino di salvataggio.

   Nel mio cuore rimarrà sempre impresso il ricordo di quel giorno  che andai con tutti i miei amici dell’Unitalsi dal Papa a Roma.

   E’ un emozione difficile da spiegare, però posso affermare con certezza che il Papa ci aiuta, è vicino a noi, e con la sua Santissima Volontà ci esorta sempre a sperare, a vivere con amore, senza odio e violenza. Senza questa famiglia non avrei vissuto queste esperienze e mi sento davvero di ringraziare la signora Maria Giulia.

   Tempo fa un amico di mio papà, Piermichele Valdrighi, ha preso contatto con la  Dynamo Camp di San Marcello Pistoiese, per farmi conoscere la struttura. La prima volta che sono andato ero in qualità di ospite, avendo però raggiunto da qualche mese la maggiore età, per il regolamento della struttura, posso solo accedere come volontario: è per questo che ho aderito al progetto  di volontariato Lit promosso dalla signora Paola Rota, una persona davvero squisita. Mi sento di dire, che tutte le conoscenze fatte fino adesso alla Dynamo Camp, mi hanno arricchito e aiutato a prendere conoscenza di quanto sia difficile e imprevedibile la vita, spronandomi comunque ad essere forte e altruista verso coloro che si trovano in difficoltà ed hanno bisogno di tutti, di un conforto, un sorriso e una carezza.

   C’è un infermiera di nome Jessica, sensibile e volenterosa, che mi sta aiutando a diventare un bravo volontario. Questa ragazza, sempre con il sorriso sulle labbra,  mi ha messo a mio agio e spero di ritrovarla al prossimo corso perché la considero molto brava e potrò imparare tanto da lei. Chi lo sa, magari un giorno sarò un suo collega. La cosa più importante di questa esperienza è che posso dedicarmi agli altri con amore, al massimo delle mie possibilità.

   Qualcuno potrebbe dirmi: ma dove trovi la forza e il coraggio?

Riconosco che non tutti possono sentirsi portati per certe situazioni, ci sono cose che richiedono tatto e sensibilità, ma io non mi faccio domande  e cerco di essere vicino agli altri perché so cosa significa e quanto dia forza.

   Ora vi saluto sperando di aver lasciato nei vostri cuori qualcosa di bello ed emozionante.











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