L’INFLUENZA “SPAGNOLA “ DEL 1918/1920
“L’influenza virus A, sottotipo H1N1”conosciuta semplicemente come “la Spagnola” tra il 1918 e il 1920 colpì tutto il mondo infettando un miliardo di persone con la morte di circa 20 milioni, di più della prima guerra mondiale che stava per finire. Si ricorda che questo fu uno dei periodi più bui nella Valle del Serchio. Si ricorda che in Garfagnana i sindaci fecero opere di disinfestazione degli ambienti pubblici, sconsigliate visite ai malati, sospesi mercati e fiere e teatri e chiusure anticipate delle osterie fino ad emettere il seguente comunicato per impedire il diffondersi della malattia:
1 Da oggi e fino a nuovo ordine sono sospesi tutti i cortei funebri
2 Tutti i feretri dovranno essere trasportati direttamente al cimitero dalla casa
3 Potranno seguire il feretro solo il sacerdote e i familiari del estinto
4 Tutti i cimiteri resteranno chiusi al pubblico dal 27 ottobre alle 11
5 Vietate le funzioni e onoranze solite da farsi per i primi di novembre.
Si parla di difficoltà a trovare le casse e di sepolture fatte come sacchi di patate senza croci, fiori e gente.
I classici sintomi erano febbre alta e vomito, ma ben presto il corpo reagiva riempiendo di sangue i polmoni seguita da sanguinamento dalla bocca, dalle orecchie e dal naso e la morte arrivava in un paio di giorni.
In una lettera ritrovata si dice: ”Nel paese c’è una malattia che fa paura, muoiono giovani nel fiore della vita, pare un castigo di Dio, un tempo per meditare e per pregare”.
Non fu fatta una stima dei morti ma considerando la media nazionale furono qualche centinaia.
L’epidemia gradualmente cesso agli inizi del 1920 ma il terremoto del settembre di quell’anno riportò morte e distruzione.
Non si hanno notizie particolari sulla situazione a Ghivizzano.
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