Aereo da caccia Inglese caduto nella "Piaggia del Serchio"

Dall’archivio parrocchiale di Ghivizzano

   Addi 4 giugno 1944

Alle ore 11,50 dopo un combattimento aereo avvenuto nel triangolo Benabbio-Brandeglio-Controne fra aeroplani, italiani, tedeschi e inglesi, un apparecchio inglese colpito venne a cadere sulla spiaggia del fiume Serchio presso Ghivizzano.    L’apparecchio era pilotato dal Maggiore pilota sergente Goe W.C. Spencer. Dischi di riconoscimento n°979.632. L’apparecchio portava le lettere S.N.M.R. 668 da un lato e C.G. Origin dall’altro.    L’atterraggio, non avendo potuto usare del paracadute, fu disastroso, perché l’aeroplano andò a sbattere contro due alberi, dividendo l’ali dalla fusoliera.   Il pilota fu estratto dalla gabina gravemente ferito alla spalla sinistra e alla faccia.  Testimoni asseriscono che appena ferito chiese il dottore e il sacerdote. Il parroco accorse subito e gli somministrò l’Olio Santo, dopo avergli impartito l’assoluzione.  Ricoverato nel locale della Misericordia,dopo le prime cure di due sanitari (dott. Sarteschi a Ghivizzano e dott. Boni a Fornaci di Barga) fu deciso di portarlo all’ospedale di Lucca.  Stante il pericolo,durante il viaggio, fu ricoverato nell’infermeria dello stabilimento Metallurgico di Fornaci di Barga, dove alle ore 13,30 cessava di vivere.

   La salma fu portata alla chiesa di Loppia dove, senza pompa, fu interrato. 

                                         Don Amedeo Tofani


Altre notizie in merito:

-dal libro “Gente nel tempo”

   L’apparecchio era un “Spit-Fire” inglese  che ha motore spento cercò di planare sul greto del Serchio, urtando con l’ala in una pianta di noce, si rovescio e il pilota rimase a testa in giù nel suo abitacolo. Tra i soccorritori si prestò il signor Livio Puccini, che avendo vissuto negli U.S.A conosceva l’inglese, e si potè capire che era cattolico e voleva un prete.Intanto i fratelli della Misericordia accorsero con la barella per trasportarlo alle sede sulla via Nazionale.  Per strada incontrarono curiosi che accorrevano a vedere e da essi partì una voce che gridò:”Gettatelo in fiume, è un assassino!”


Dall’archivio della parrocchia di Fornaci di Barga

   Il 4 giugno 1944, nell’infermeria della S.M.I., è morto  Goe W.C.Spencer, numero di matricola della RAF 979.632, caduto con l’apparecchio a Ghivizzano.

   Il cadavere del pilota è stato sepolto nel cimiterto di Loppia.

L’aereo portava questi contrassegni: S.N.J. Mk 668.


Altre notizie (riassunto) da un articolo del Giornale di Coreglia di Mario Camaiani         

   Il giovane pilota sergente di 24 anni  William Clement Spencer, figlio di Vernom e Lily M, Spencer, di  Offerton, di Cheshire, arruolatosi come volontario di riserva, faceva parte dello squadrone 243 della Royal Air Force, acquartierato nell’aeroporto di Poretta, in Corsica, onde operare missioni di guerra nel centro-nord Italia e sud della Francia.   Al rientro da una missione di guerra, all’altezza di Vernio,  a nord-est di Pistoia, vengono attaccati da caccia tedeschi Messerschmitt.   Il combattimento si protrasse fino alla zona di Bagni di Lucca e il caccia di Spencer seguiva il bimotore del comandante del 243° squadrone e quando i caccia tedeschi fecero fuoco contro l’apparecchio di Spencer, si allontano di colpo scomparendo alla visuale.  Allora il comandante chiese per radio notizie e Spencer confermò che stava bene ma che non era sicuro  della sua posizione. Ebbe cosi l’ordine di dirigersi verso la costa, ma da quel momento non si seppe più niente.   Nella stessa mattinata, nel territorio di Filecchio si odono spari di mitragliatrici, come di un combattimento aereo, senza vedere velivoli, data la foschia.   Poco dopo un caccia inglese sorvola la zona procedendo a bassa quota e a velocità ridotta, come in avaria, quindi compie una virata e si dirige sul comune di Coreglia, Poi sparisce e non si ode più il rumore del motore. Molti in bicicletta, tra i quali lo scrivente, accorsero per vedere e trovarono l’aereo inglese sfracassato  e sforacchiato da colpi di mitraglia con i carabinieri che vietavano di avvicinarsi.


Altre testimonianze  di persone di Ghivizzano

   Baldacci Antonio, allora dodicenne, conferma  la provenienza del caccia inglese da Piano di Coreglia verso il greto del Serchio, osservando la scena dalla finestra dei locali della Misericordia (dove allora abitava) e certamente aver colpito con un ala una pianta di albogatto a una certa altezza e poi il silenzio.

   Frediani Filiberto, anche lui ragazzo, accorse subito nella “bonifica” e ricorda che l’aereo era rimasto girato su un lato con il pilota sotto.  Il pilota fu tirato fuori a fatica, dopo che un signore che era nei pressi a lavorare, con un pennato (roncola) gli taglio le cinture.  I primo soccorritori furono Frediani Pietro (padre di Filiberto) Fazzi Alfredo, Petrini Remo, un certo Vanni e altri.  Ricorda che alla vista delle ferite ( aveva la bocca  e la spalla rovinata) si tirò in disparte e con una barella della Misericordia fu portato nei locali in via Nazionale.  Il Frediani confermerebbe l’originalità della fotografia (unica dell’aereo) considerando anche il terreno che sembra renoso come era quello della “bonifica” e in lontananza una capanna che potrebbe essere stata quella di un certo Fazzi che oggi non c’è più.


  A conclusione della ricerca ci viene in aiuto un volumetto scritto da Fabrizio Nicoli e Alberto Giannecchini (ricercatore) dal titolo “La morte del Sergente Pilota Spencer” edito dall’Istituto Storico Lucchese sezione di Bagni di Lucca stampato nel novembre del 2018.   Nel libro si ricorda la testimonianza dell’ingegner Erando Silvestri che ricorda lo scontro aereo sui cieli della Controneria la mattina del 4 giugno 1944 ricordando un combattimento furioso tra un caccia inglese e caccia dell’ Asse (probabilmente dei Messerschmitt 109). Il testimone ricorda che lo Spitfire inglese, per sfuggire all’attacco nemico, si esibiva in virate improvvise  e vertiginose picchiate e riprendere quota in rapide ascese.   Il Silvestri ricorda che il padre , preoccupato per i proiettili che volavano anche verso terra, lo trascinò per un braccio in cantina.   Un altro testimone ricorda che l’aereo inglese si diresse poi verso ovest lasciando una scia di fumo.   Un altro testimone, il pastore Renzo Menchini si trovava all’alpeggio, in una località sopra la Controneria,  ricorda lo scontro  tra un aereo e atri due aerei nemici confermando quanto riportato dal Silvestri.   Altro testimone il signor Pisani Giuseppe  che il 4 giugno si trovava a Tereglio  ricordando che nella tarda mattinata un caccia cercava di sfuggire ad altri aerei nemici lasciando dietro di se una scia di fumo. Il caccia si diresse allora verso Coreglia abbandonato ormai ad una atterraggio di fortuna o nella peggiore delle ipotesi a cadere al suolo. Il sergente Spencer non doveva far altro che cercare un spazio per l’atterraggio e giunto sopra Filecchio decise di effettuare una virata dirigendosi verso Piano di Coreglia per poi atterrare sulla spianata del greto del Serchio. Il piano, tutto sommato era  quasi riuscito se non avesse trovato uno o due alberi di noce o di pioppo (anche non molto grossi)

   Da ricerche fatte da Alberto Giannecchini risultano il 4 giugno 1944  alzati in volo dalla base aerea di Alesani in Corsica, e diretti verso la Toscana, 36 bombardieri bimotori B-25 Mitchell americani  scortati da 12 MK IX Supermarine Spitfire britannici del 243° squadrone dalla base aerea di Poretta sempre in Corsica con obbiettivo la stazione di Vernio.

  Dai piani di volo risulta che i 12 Spitfire inglesi di scorta erano divisi in tre sezioni contraddistinte con nomi cromatici; Blue,Red e Geen divisi in gruppi di quattro. Del gruppo Blue faceva parte il sergente Spencer (Blue 2) e il suo comandate il pilota Maj W.M.Langermann (Blue 1) localizzano un gruppo di aerei nemici mentre sorvolano le Piastre.  Si ha uno scontro  e i caccia inglesi vengono attaccati da caccia Messershmitt tedeschi e il comandante pilota Langermann ordina a Spencer di disimpegnarsi e far ritorno alla base e poco dopo, contattato per radio, comunica che va tutto bene e che si sta dirigendo verso la costa (questo alle ore 11,40).   Dal registro di volo della base RAF di Poretta si dice che il comandante Langermann  si è separato da Spencer alle 11,40 che comunicava che tutto andava bene ma che non sapeva più dove si trovasse. Gli altri tre caccia inglesi del gruppo Blue rientrarono alla base(uno danneggiato, durante l’atterraggio, si schiantò al suolo ma il pilota sergente East (Blue 4) rimase illeso mentre il segente Spencer si trovò sopra i cieli di Bagni di Lucca dove il destino stava preparando la sua fine. (Nel pomeriggio furono tentate delle ricerche lungo la costa ma senza esito) L’atto di morte redatto dal parroco di Fornaci di Barga don Giuseppe Salvini conferma la narrazione di don Tofani di Ghivizzano,  indicando erroneamente l’età di 39 anni,  con l’assoluzione e l’Estrema Unzione definendola con il termine “pontificia” desumendo così che il moribondo era impossibilitato a rendere conto delle proprie colpe al sacerdote essendo in gravissime condizioni.

   Riguardo al seppellimento si desume che avvenne il giorno stesso nel cimitero di Loppia senza alcun rito, come dice il parroco di Ghivizzano, “senza pompa” Sulla tomba  si parla di una pietra di marmo  ma un testimone afferma di aver visto solo una semplice croce di legno con una targa su cui erano riportati i dati identificativi.   Nel marzo del 1945 i resti del pilota Spencer furono traslati presso il “British Empire Cemetery” di Firenze nella tomba contrassegnata dal n° 18.(come si vede nella foto)

   Inoltre nel registro delle tombe del cimitero di guerra di Firenze si riportano, oltre i dati identificativi  una dedita dei genitori che dice:  

At the going down of the sun

   And in the morning

   We will remember him,

   His mum and dad

(tradotto in italiano: “Al tramonto del sole e al mattino noi lo ricorderemo, sua madre e suo padre”)

   La interessantissima e precisa ricerca di questo volume in memoria del sergente pilota Spencer termina  con i genitori Vernon e Lily e il loro immenso dolore che si trasfigura e lascia il posto alla speranza, nella certezza che il Signore,  lo abbia accolto nella celeste Gerusalemme.

     

         Ricerca fatta  nel  2018/2019 da Bellari Giuliano


Modello di aereo inglese simile a quello caduto a Ghivizzano

Resti dell’aereo inglese caduto nella piaggia di Ghivizzano


Caccia Messerschmitt Bf109 tedesco



Tomba del Sergente pilota Spencer nel cimitero “British Empire Cemetery” a Firenze


Particolare della pompa della benzina mod Rolls Roice dell’aereo inglese caduto a Ghivizzano (attualmente nel Museo Linea Gotica a Molazzana




Area attuale dell’ex bonifica nella piaggia di Ghivizzano dove cadde l’aereo inglese


Copertina del volume di Fabrizio Nicoli e Alberto Giannecchini

con la storia dettagliata sull’aereo inglese caduto a Ghivizzano


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