La Filarmonica "Pacini" di Ghivizzano
Da una minuta fornita dagli eredi del perito agrario Silvio Antoni che riporta:
“Da circa sei mesi si è costituita a Ghivizzano la società filarmonica che ha per scopo lo studio e l’incremento dell’arte musicale” (avevano già allo studio 32 alunni). Da una richiesta fatta da Alessandro Puccini rivolta al comune di Coreglia per ottenere l’autorizzazione all’apertura all’Osteria di una provvisoria rivendita di vino e liquori, con l’esonero del relativo pagamento del dazio sui consumi, in occasione di una fiera di beneficenza per la filarmonica in data 11 giugno 1883. Le due notizie ci permettono di dire che l’anno di fondazione fu il 1882 e ci fanno conoscere i due personaggi fondatori della banda. Il nome dato “Pacini” non fu un omaggio ai Pacini di Ghivizzano ma a Giovanni Pacini, noto compositore, nato a Catania nel 1796 e vissuto a Lucca per lungo tempo fondatore dell’Istituto musicale che fino al 1943 portò il suo nome. Nel 1901 si conserva nell’archivio parrocchiale un regolamento che all’articolo n°1 riporta: “Col giorno 22 settembre 1901 si è ricostituita nel paese di Ghivizzano la società musicale col nome “Filarmonica Pacini” con presidente Cherubino Pacini e segretario Giovanni Lucchesi.
I musicanti erano divisi in allievi ed effettivi ,a questi, all’atto della promozione, veniva consegnato lo strumento e la divisa.
I servizi gratuiti della banda erano la terza domenica di settembre per la festa della Madonna Addolorata, la processione del Corpus Domini e il 29 giugno in occasione della festa del patrono San Pietro il servizio pomeridiano nella piazza al castello. Ogni altro servizio esigeva il prezzo di Lire 10. Certamente la filarmonica era al centro del pubblico interesse, ogni anno si organizzava una lotteria o una fiera di beneficenza introducendo la consuetudine d’inviare biglietti di auguri per capodanno offrendo una “serenata” cioè l’esecuzione di una sonata davanti la porta di casa. La banda era istruita da un ottimo maestro che aveva studiato a Lucca: Massimo Stefanelli che la diresse fino al 1916 quando l’attività fu sospesa per lo stato di guerra. Nel 1902 ci fu il primo ricevimento a mons David Camilli, vescovo di Fiesole, che ogni anno tornava a rivedere il suo paese Ghivizzano - come diceva - “dalle belle finestre” . La stanza delle prove era situata in castello in via Terme n° 9. Non esisteva l’energia elettrica come lo dimostrano le annotazioni di acquisto di candele, di petrolio e anche carburo di calcio per lampade ad acetilene. Nell’agosto del 1905 la banda fu invitata a Barga per l’inaugurazione al monumento di Antonio Mordini e il 3 luglio 1906 fu chiamata per servizio nel paese di Cardoso oltrepassando il Serchio sulla barca tra Piano di Coreglia e Turritecava pagando un pedaggio di lire 0,75 che aumentò a 1 lira quando un mese dopo, il 4 agosto, fu chiamata dal paese di Bolognana. Le serenate più redditizie erano certamente quelle fatte ai reduci dall’estero e si nota che Tobia Stefanelli, padre del maestro Massimo, cedette la cassa ad Angelo Poli. Nel 1916 risulta all’attivo di cassa lire 691,30 depositate su un libretto presso la Cassa di Risparmio di Ponte all’Ania (a Ghivizzano l’agenzia arrivò nel 1931). Dopo la guerra nel 1920 riprese l’attività sotto la presidenza di Luigi Pacini e del maestro Francesco Ferrari. Nell’anno 1922 si trova registrata una spesa di 37,70 lire per quattro mesi di illuminazione elettrica. Nello stesso anno risulta un libretto bancario della “Banca Nazionale dell’Agricoltura” con sede a Ghivizzano. Nel 1930 risulta il pagamento, in unica soluzione, di lire 134,50 per affitto della sala delle prove al Circolo Unione e Progresso, quindi il trasferimento a Ghivizzano Osteria e nel 1931 un libretto di risparmio presso la Cassa di Risparmio di Lucca che aveva sostituito la Banca Nazionale dell’Agricoltura e che ogni anno elargiva una sovvenzione alla banda. Poi di nuovo sospensione per la seconda guerra mondiale e ripresa il 5 agosto 1945 con la presidenza di Giuseppe Puccini, reduce dalla Colombia, e come maestro e istruttore Benigno Martinelli, organista della chiesa parrocchiale. Nel 1948 per gli auguri di capodanno si raccolsero lire 19.690 e nel 1952 il bilancio segnava a credito lire 30.949. Nel 1954 risulta un nuovo statuto della società “Amici della Filarmonica Pacini” con i soci benemeriti che versavano la quota di lire 1000, ordinari lire 500 e residenti all’estero $ 5 con diritto di una serenata al ritorno in paese. Nel periodo dal 1955 al 1967 le registrazioni si rarefanno e si arriva al 20 aprile 1972 che il parroco Giuseppe Meschi chiude il registro, che aveva un attivo di lire 50.468, consegnandole a Marco Salotti, il nuovo istruttore della “Schola Cantorum”, a titolo di pagamento dell’organizzazione della sagra musicale del 1972.
*************
Da un articolo su Terra Lontana
Il giorno 7 giugno 1954 elezione del nuovo consiglio che risulta composto da: Presidente Puccini Giuseppe
Vice presidente Prioreschi Agostino
Segretari Poli Samuele e Berni Mansueto
Cassiere Bonelli Attilio
Consiglieri Parducci Giuseppe, Arrighi Vincenzo,
Piacentini Francesco e Arrighi Luigi
Consiglio in carica due anni con un fondo iniziale in denaro liquido di lire 19.721.
Si ricorda che il precedente consiglio aveva dotato i musicanti con berretti dal costo di lire 28.000, miglioramenti alla sede lire 2.300 e riparazione agli strumenti per lire 69.465.
COMPONENTI LA FILARMONICA “PACINI”
Virgilio Giulianetti clarino
Pellegrini Alvo clarino
Puccini Gino clarino
Balocchi Lilio clarino
Gianasi Giovannino bombardino
Bonelli Vincenzo bombardino
Zaroni Modesto bombardino
Brugioni Libero bombardino
Bonelli Eugenio bombardino
Muzzarelli Aldo trombone
Poli Fernando basso tuba
Lucchesi Gaetano tamburino
Passerini Giorgio tromba
Bonelli Dante tromba
Camilli Salvatore tromba
Giacomelli Piero Baccello tromba
Giacomelli Michele figlio di Baccello tromba
Franceschini Aldo grancassa
Frediani Pietro e Gaddi Lola portatori grancassa
Stefanelli Massimo direttore
Ferrari Francesco (Ciompe) vice direttore
Martinelli Benigno direttore
Alla banda si univano anche elementi di Gioviano, San Romano e Coreglia.
**************************
Da un articolo dell’Eco di Ghivizzano del ottobre 1954
Il Consiglio amministrativo della” Filarmonica Pacini” ha costituito una “Società Amica” della Filarmonica per poter aiutare moralmente e finanziariamente questa vecchia e benemerita banda. I soci si dividono in due classi: ordinari versando 500 lire l’anno e benemeriti versando 1000 lire l’anno. Per i soci dall’estero 5 dollari l’anno.
I soci benemeriti avevano diritto in caso di morte rappresentanza musicale, bandiera e corona di fiori.
I soci ordinari rappresentanza con bandiera
i soci residenti all’estero una serenata al loro ritorno in paese
********
Da un articolo del novembre 1954
Anche quest’anno, il 22 novembre, la Filarmonica “Pacini” ha celebrato la tradizionale festa di Santa Cecilia, patrona della musica.
Dopo una santa Messa piana con la partecipazione di tutti i componenti della banda si è avuto il banchetto consueto magnificamente servito nella Trattoria Berti.
Facevano corona al corpo bandistico oltre i suonatori e il maestro anche il consiglio amministrativo al completo escluso il presidente sig. Puccini Giuseppe perchè dovuto rientrare con urgenza in Colombia.
******
Da un articolo del gennaio 1957
Il giorno 22 novembre si è celebrata la festa di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, con una Messa celebrata alla chiesa del Sacro Cuore alla presenza di tutti i musicisti; poi e seguito il consueto banchetto ben servito nella sala Parrocchiale.
Durante la festa si è brindato alla salute del suo presidente il signor Puccini Giuseppe residente in Colombia.
*******
Buon anno 1963 in musica
Anno 1903 la Filarmonica con il maestro Massimo Stefanelli |
Via Terme n° 9 prima sede della Filarmonica in Castello |
La Filarmonica in trasferta su un camion della ditta Masini |
La Filarmonica negli anni dopo guerra con maestro Benigno Martinelli |
Biglietto di ringraziamento con auguri di buon anno lasciato alle famiglie dopo la tradizionale “serenata” del 1° dell’anno |
Vecchia cartolina della banda |
Fattura riparazione strumenti del 1955 |
Filarmonica Pacini in servizio funebre sul ponte del Segone |
Piero di Baccello negli anni 50, durante una manifestazione presso il Monumento dei Caduti |
Giovani della banda |
Concerto della banda con i legii in legno poste in quadrato |
Libro amministrazione Filarmonica |
Libretto con regolamento della “Filarmonica Pacini” dato a Lucchesi Leonardo fu Gaetano di anni 59 in data 11 gennaio 1922 con segretario Giovanni Lucchesi e presidente Cherubino Pacini, con consegna al musicante del “Bombardino”.
Commenti
Posta un commento
I commenti sono moderati.
Lo scambio di opinioni deve servire ad un confronto costruttivo
Sono ammesse le critiche, soprattutto se seguite da suggerimenti.
Non sono in nessun caso tollerate offese, ingiurie, attacchi ad personam, linguaggio volgare e comunque non ritenuto consono ad un ambito parrocchiale