Storia della Casa Canonica alla Torre

 CANONICA  ALLA TORRE 

   Il parroco Don Amedeo Tofani fu autore e donatore della nuova canonica. I lavori iniziarono nel giugno 1925 con l’abbattimento della capanna, un tempo ad uso di casermaggio e con  lo sterro della medesima per uso cantina.

   Il materiale della vecchia caserma fu utilizzato per la nuova costruzione. 

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      NUOVA CASA CANONICA COSTRUITA   

                      DAL PARROCO DON AMEDEO TOFANI 

Fino dal giorno dell'ingresso in Ghivizzano del nuovo parroco Don Amedeo Tofani avvenuta il 4 settembre 1898, fu subito notato dal medesimo il grave incomodo che quotidianamente si doveva sopportare per il servizio religioso a favore della popolazione per il luogo dove si trovava le casa canonicale. Per_ben ventotto anni fu necessario fare di necessità virtù. Finalmente spuntò l'occasione  favorevole per  opera della Divina Provvidenza. Il compaesano Antoni Ermenegildo, per mediazione dell'altro compaesano, pur esso, come il Sig. Antoni, residente in S. Francisco di California Sig. Valentino Mei, per procura fatta al Sig. Lucchesi Elia fu Gaetano, di Ghivizzano, fece atto di donazione alla Chiesa di Ghivizzano, per atto Ser Giuseppe Pellegrini, di Piano di Coreglia in data 24 nov. 1925; del terreno luogo detto: "In Rocca" confinato dalla chiesa Parrocchiale, via di Castello, Martinelli Luca, terreno di Iacopo Raffaelli fu Lorenzo. Fu subito nelle primavera dell'anno seguente ai primi di giugno, iniziato il 1avoro con l'abbattimento della capanna, un tempo ed uso di casermaggio della  Rocca, e con  lo sterro della medesima, per uso di cantina. La casa fu costruita da Francesco Ferrari di Ghivizzano, sotto la direzione tecnica del geometra Silvio Antoni di Ghivizzano alle dipendenze immediate del parroco, che volle fare il lavoro a opre. Il giorno 29 agosto 1925 un solenne doppio di campane annunziava che la nuova canonica era coperta, Il ripulimento della  stessa fu terminato il 15 ottobre 1925. Nel maggio  furono messe le serrature fatte della Ditta Francesco Malerbi di Diecimo e il 27 luglio 1926 il parroco faceva il felice e desiderato passaggio dalla vecchia nella  nuova canonica della Rocca. Spesa occorrente per le costruzione fu le seguente:

Spesa di contratto di donazione:                            Lire         854

Spesa di muratura per cura della D.ta Ferrari        “      32.250

Spesa di serrature alla D.te Malerbi                              7.090

Spese per persiane a Monterastelli e Brunetti        “        1.375

Spese per pittura a Celandroni Riccardo         “           625 

Spesa per calce, materiale laterizio, travature              =      22.305

Spese per impianto elettrico generale                    “           500


                                                                 Totale Scesa. Lire  64.999

La suddetta spese fu sostenuta interamente del parroco Don Amedo Tofani, il quale volle che tale immobile fosse subito intestato al Beneficio parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Ghivizzano.

RIORDINO CASA CANONICA E PARCO DELLA TORRE

Nel giugno-luglio del 2007 grande riordino della canonica e del parco adiacente a cura di un gruppo di volontari del G.R.P.  con pulizia generale, lavori di falegnameria, di tinteggiatura sia dei muri che degli infissi e sistemazione dei bagni.

Questo lavoro è stato necessario anche per poter ospitare un gruppo di boy-scout provenienti dal Belgio.

Si è inoltre provveduto alla ristrutturazione di un muraglione adiacente alla Sacrestia, che era pericolante e ricoperto dall’edera.

Il gruppo dei volontari era composto da: Bicocchi Aldo,Viviani Luigi,Bellari Giuliano e Francesco,Marchi Enrico,Burchietti Sergio, Carzoli Maddalena,Leonardo e Giulia, Don Carlo, il muratore Giulianeti Aldo , il falegname Filiberto Frediani, Gaddini Paolo e Marcella, Bosi Manuela, Antoni Dalva, Frediani Amelia, Pieroni Maria, Marchi Lara, Rossi Laura e per l’imbiancatura Bernicchi Emilio, Bernardi Mauro e Parducci Moreno.

   Per la parte economica hanno provveduto: Cecchini Amerigo, Viviani Luigi, Frediani Pietro, Marchi Enrico e Bellari Giuliano.


    Lavori di restauro del tetto della canonica... ai giorni nostri...

Autunno 2019, dopo la ristrutturazione dei vari tetti della chiesa parrocchiale, spostamento delle impalcature necessarie per il restauro del tetto della canonica con sostituzioni delle tabelle con tavolato, relativa guaina protettiva, alcuni travi e sistemazione del lucernaio per una revisione totale del tetto reso così anche isolato e antisismico.

Il lavoro ha previsto interventi sulla copertura e sulla facciata con il montaggio di un ponteggio lungo tutto il perimetro del fabbricato con relativa rimozione della vecchia copertura, sistemazione e sostituzione di travicelli e il puntone lato ingresso.

Sostituzione delle tabelle con un tavolato e copertura con guaina protettiva, rimessa in posa della copertura con sostituzione di quella deteriorata, sistemazione del lucernaio con rifacimento della gronda  sul retro casa.

 Si è poi proceduto  alla rimozione del vecchio intonaco pericolante, realizzazione delle spallette a tutte le finestre per permettere in futuro il rifacimento degli infissi. Da ricordare che il tutto è realizzato in un ambiente non facile da raggiungere, con evidenti disagi nel trasporto e nel rifiuto dei materiali.


   Riguardo alle spese sostenute sono state coperte da più attori che riportiamo:

-Il “Gruppo Ricreativo Parrocchiale”con i fondi raccolti con le proprie attività ricreative, che oggi a causa del Covid 19 sono state   obbligatoriamente sospese.

-La Parrocchia che ha fatto richiesta di sostegno alle due Fondazioni bancarie di Lucca che nonostante il periodo difficile, a causa della pandemia, hanno contribuito generosamente.

   Si ringraziano la “Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca” e la “Fondazione Banca del Monte di Lucca”

-Alla generosità di benefattori privati di Ghivizzano, ai lettori del giornale “Terra lontana” al gruppo “Donatori di sangue di Ghivizzano” e da Ghivizzanesi oggi residenti fuori paese.

   Fra i ringraziamenti particolari il nostro compaesano Tiziano Pieretti  per il prezioso apporto dimostrato durante tutta l’operazione, alla ditta Coppi & Coppi nelle persone di Fausto e Alfonso che hanno svolto i lavori e hanno sostenuto in modo impareggiabile la buona riuscita dei lavori.

   Un grazie veramente sentito e particolare va al compaesano Cecchini Amerigo che ha seguito, come da sempre, il susseguirsi della pratica e a più riprese si è fatto carico di colmare quanto di volta in volta veniva a mancare dimostrando ancora una volta il suo attaccamento alla parrocchia e al paese.

Nel frattempo si è provveduto alla demolizione del vecchio intonaco ormai in condizioni pessime e a tutti i riquadri delle porte e finestre, lasciando lo stabile con la muratura in bella vista.

(vedi foto)






















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