Abbiamo raccolto testimonianze e foto su come veniva effettuato il bucato molti anni fa. Il bucato si faceva nella conca, filtrando la cenere con l’acqua bollita, che formava il “ranno”. La conca era grande e posizionata vicino al camino, dove sul fuoco vivo e scoppiettante, attaccata alla catena, veniva messa un grande caldaia di rame riempita di acqua. Per il bucato non bastava un giorno, era una faticaccia, e un rito che coinvolgeva tutti. Prima si bagnavano i panni, al lavatoio della gora o del fosso, s’insaponavano ben bene, specialmente sulle macchie e nei punti dello sporco più forte. Bisognava essere in due, per portare i catini, pieni di panni pronti per la conca, dove venivano sistemati a strati e ben distesi. I più andanti e sporchi in fondo e via via che si procedeva verso l’alto, i più leggeri e delicati. Da ultimo si metteva un telo fitto e grosso, detto “cenerone”. Il cenerone ricopriva il tutto e doveva contenere la cenere, per questo doveva essere alzato l...