Nella cappella di famiglia, nel cimitero di Ghivizzano, si legge questa epigrafe: “Geometra Silvio Antoni cittadino virtuoso e benemerito – zelante del pubblico bene – raro esempio di viva fede e di patrio amore nato il 14 ottobre 1844 e morto il 13 gennaio 1937”
Mostrò fin da piccolo interesse per lo studio nel disegno e frequentò l’istituto delle belle arti a Lucca e poi a Firenze, dove abitò in casa del prof. Pierucci. Conseguito il titolo di geometra aprì uno studio professionale nella sua casa all’Osteria, presso il Segone, e fu in stretta relazione con il Comune di Coreglia. In una lettera inviata al sindaco si dice: “Una dolorosa sventura ha colpito ieri 28 marzo 1883 la mia famiglia: è morto l’unico figlioletto (aveva cinque anni) che avevo...” e dovendolo seppellire faceva presente che il cimitero di “Pianezzori” era divenuto indecente perché scavando affiorava acqua putrida e chiedeva di poter seppellire il morticino dentro la cappella mortuaria.
Entrò spesso in disaccordo con la gestione del comune di Coreglia e in ogni buona iniziativa per il paese lo troviamo sempre in prima fila.
Fallito il tentativo di trasferire la sede comunale da Coreglia a Ghivizzano furono distaccati l’anagrafe e lo stato civile e in una adunanza della giunta si legge:
“Veduta la domanda del sig Antoni, ufficiale del 3° ufficio di stato civile in Ghivizzano con la quale chiede sia elevato il fitto del locale che serve ad uso ufficio, dalle 15 alle 60 lire annue e che, in caso contrario rinunzia all’incarico, si delibera...”
Nella costruzione della strada rotabile tra l’osteria e il castello fu incaricato della sorveglianza dei lavori e contribuì alla scelta del nuovo cimitero in località “Camparlese” mentre il comune lo voleva fare adiacente al cimitero di Piano di Coreglia o in “Piano” nel mezzo del paese.
Fu il primo presidente e fondatore della “Filarmonica Pacini”.
Nel 1885 furono deliberati i lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale (rifacimento del pavimento e innalzamento del soffitto a capriate sostituito con volta a botte) effettuò la perizia e la direzione dei lavori. Nel 1908 risulta delegato municipale di Ghivizzano e ricoprì come supplente il ruolo di tecnico comunale. Si distingueva nell’elegante modo di vestire, la precisione e la puntualità nell'esecuzione delle pratiche. Aveva l’hobby della collezione dei francobolli e dei libri.
Famoso per la sua saggezza nel consigliare e aiutare la gente e strenuo difensore del paese.
Si deve a lui che nel rifacimento del pavimento della chiesa parrocchiale aveva rinvenuto le due lapidi dei sepolcri della prima moglie e d’un figlio di Francesco Castracani, dispose di rimuoverle e di riportarle in superficie, altrimenti sarebbero rimaste sotto il pavimento.
Tutto questo conferma valide al cento per cento le scritte sulla sua tomba: “...virtuoso, benemerito, zelante..”
ricerca tramite il libro " Gente nel tempo" di Aldo Pellegrini
Da “L’angelo della
famiglia” del febbraio 1937
Lutto
paesano
La
mattina del 13 gennaio 1937 alle ore 5, confortato dai Carismi
della Religione, nella tarda età di 93 anni , passò serenamente a
miglior vita il nostro compaesano Ing. Silvio Antoni.
Fu
professionista coscienzioso e stimato per la sua rettitudine.
Scoppiata
la grande guerra 1915-1918 e richiamato sotto le armi il titolare
dell’Ufficio Tecnico Comunale, quantunque già molto innanzi negli
anni, ne assunse con animo giovanile l’incarico affidatogli, e per
tre anni, ne sostenne gratuitamente il peso.
Fu
per moltissimi anni Operaro della nostra Chiesa e durante tale
incarico zelò sempre il decoro del nostro maggior Tempio,
eseguendone, col concorso del parroco don Antonio Bianchi, nel 1885,
l’innalzamento ed il pavimento a mosaico, lavoro assai raro, per
quell’epoca, fra noi.
Divenuto
inabile per la grave età ad esercitare la sua professione, rimase
sempre il consigliere ed il padre di tutti finché Dio lo chiamò a
riunirsi a quella santa donna che si era scelta a compagna della
vita.
|
Dipinto su tela del Giovane Silvio Antoni |
|
Lapide al cimitero di Ghivizzano |
Commenti
Posta un commento
I commenti sono moderati.
Lo scambio di opinioni deve servire ad un confronto costruttivo
Sono ammesse le critiche, soprattutto se seguite da suggerimenti.
Non sono in nessun caso tollerate offese, ingiurie, attacchi ad personam, linguaggio volgare e comunque non ritenuto consono ad un ambito parrocchiale